Questa sera presentiamo un'artista poliedrica, Angela Messina. Questa persona è in grado di fare tutto e non so come trova il tempo: lei è un'atleta, un'insegnante e coreografa di danza, è una cantante/cantautrice, una moglie e una mamma...
Intervista a cura di Riccardo Russo.
R. Russo:
Come fai a gestire tutte le attività che fai?
A. Messina:
E' una cosa che mi chiedo anche io. Faccio tutto con passione, mi pongo degli obiettivi. Mi organizzo, studio di notte e mi alzo molto presto per allenarmi.
R. Russo:
Ma oltre ad essere ballerina e coreografa, sei anche appassionata di musica, ti piace scrivere ed infatti hai anche scritto un brano. Raccontaci un po' di te.
A. Messina:
Mi avvicino all'arte (danza) quando avevo 16 anni; successivamente, crescendo, sono nati altri interessi. Dalla danza ho iniziato ad avvicinarmi anche al canto. Ma, inizialmente, il mio canto era sotto la doccia (ride). Poi ho iniziato a studiare per approfondire questa mia passione a Mazara Del Vallo e qui ho conosciuto te, che mi hai incoraggiato moltissimo a proseguire in questo ambito.
R. Russo:
E sei diventata anche una delle professoresse della nostra scuola (La The Vocal Academy)!
Come vivi l'esposizione artistica?
A. Messina:
Non è semplice, perché ti metti a nudo, però c'è quella necessità di farlo. C'è una necessità di comunicare, di condividere, di emozionare.
R. Russo:
Come si chiama il brano che ci hai portato?
A. Messina:
Ora, un brano scritto e arrangiato da Riccardo Russo.
R. Russo:
Il brano ha un suo significato...lo vogliamo svelare?
A. Messina:
Quando abbiamo scritto il testo io ho sempre pensato al rapporto che ho con mia mamma, però il brano si può interpretare liberamente.
R. Russo:
Il brano parla della difficoltà che si ha di esprimere i propri sentimenti, le proprie emozioni; la musica sembra un po' sospesa e riflette l'anima della canzone.
Ma cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere la carriera di cantante?
A. Messina:
Bisogna studiare ed essere appassionati, altrimenti ci si annoia subito.
R. Russo:
Non dimentichiamo che ci vuole anche una bella dose di fortuna, ma quella non si può insegnare.
Tu sei anche mamma...giusto?
A. Messina:
Ho un bambino di tre anni ed è molto sensibile, gli faccio ascoltare i brani che decido di interpretare e lui mi dice sempre: "mamma, mi piace!"
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