Il prossimo artista si collega con noi, mostrandoci uno sfondo verde in cui si vedono in contrasto due chitarre fissate al muro, un microfono ed un leggìo collegato ad una tastiera.
Lui è Davide Amato, in arte LAVOCEDELLARTISTA.
Intervista a cura di Riccardo Russo:
R:
Leggendo il tuo nome d'arte è obbligatorio farti la domanda...come mai LAVOCEDELLARTISTA?
D:
Tutto è iniziato perché tra il 2006/2007 scrissi una canzone che si intitolava in questo modo. Ai tempi conobbi un bravo chitarrista ed io gli facevo ascoltare i miei brani. Gli feci ascoltare anche questo e gli piacque molto. Quando ci rincontravamo ogni tanto mi chiamava <Ei! La voce dell'artista!>. Poi quando ho deciso di farmi conoscere al pubblico tramite youtube e via discorrendo, ho pensato: Che nome d'arte potrei darmi?
Così pensai alla Voce dell'artista, anche perché dietro c'è tutta una mia filosofia.
Per farvi capire il senso la canzone dice così: Il mio nome non è importante, sono un artista come tanti, la mia voce esprime momenti che catturo con i miei occhi e con i sensi.
A me non piace che quando canto mi si associ al nome, voglio che la cosa più importante siano le mie canzoni e le emozioni da esse suscitate.
R:
Abbiamo quindi tolto ogni dubbio che fosse un momento di egocentrismo!
D:
Assolutamente sì! Mi dispiace che a volte si pensa che sia così, ma è tutto l'opposto.
R:
Chi è Davide prima di essere La voce dell'artista?
D:
Mio padre da ragazzo suonava in un complesso, ascoltava canzoni, a casa siamo cresciuti con la musica. Ho ereditato da lui, dalla sua poesia.
A 6 anni andavo nei posti dove non mi vedeva nessuno per cantare. A 16 anni ho cominciato a suonare i primi accordi ed ho iniziato a trasmutare i miei ricordi in piccoli lavori, bozze e piano piano è iniziato il processo che mi ha portato a diventare cantautore.
R:
In che genere ti collochi?
D:
Cantautorato pop e musica d'autore. Oscillo tra questi due ambiti musicali.
R:
Tu sei più una persona che racconta una storia oppure descrive per immagini e quadri?
D:
Entrambe le cose. Per me fare musica è come praticare autoanalisi. Scrivo sia esperienze mie personali sia quelle dei miei amici.
Quando avevo 18 anni ho scritto una canzone per la ragazza che è diventata poi mia moglie. Si intitola Vale va.
Suonare per me è anche un modo per riunirmi con gli amici.
R:
Vuoi presentarci il tuo brano?
D:
Il brano si intitola Eternamente distanti e parla della fine di un amore.
Un amore che non deve essere per forza quello tra due partner, ma è un concetto più ampio: anche se due persone si amano, talvolta tra di loro si crea un distacco.
APPROFONDIMENTI:
- La canzone da cui riprende il tuo nome d’arte, di cosa parla esattamente? Che cosa ti ha spinto a scriverla?
Per quanto riguarda il brano dal titolo la voce dell'artista, è pensato per chi come me fa musica e difficilmente diventerà famoso, sia perché è difficile ma forse anche perché gli va bene così. Infatti una delle espressioni del testo dice" il mio nome non è importante il successo e assai preoccupante perché nutre troppo l'ego che massacra di chi dice sono grande, LAVOCEDELLARTISTA invece è una persona semplice che umilmente guarda questa vita che ci lascia......" Perciò viva a tutti gli artisti come me , che fanno musica perché la amano ma amano molto meno se stessi e l'apparire. Cosa mi ha spinto a scriverla? Appunto ho voluto far capire ai miei ascoltatori come vedo l'arte del cantautore cioè, come inizia il brano in questione "il mio nome non è importante sono un artista come tanti la mia voce esprime i momenti che catturo con i miei occhi e miei sensi".
- Ho osservato attentamente la copertina del singolo Eternamente distanti, cosa volevi trasmettere con l’immagine dell’universo e le stelle?
Volevo esprimere la distanza che c'è fra due persone che hanno smesso di amarsi o anche se si vogliono bene ancora, sanno che il distacco è insanabile, non si incontreranno mai più in quel sentimento che avevano prima. Come due stelle distanti anni luce, o due galassie non si incontreranno mai più.
- Quali sono gli argomenti di cui ti piace scrivere?
Per quanto riguarda gli argomenti, mi piace tanto per cominciare scrivere quello che sento , i miei sentimenti, infatti lo dico sempre quando scrivo faccio terapia, mi aiuta molto a livello del mio equilibrio mentale. Inoltre mi piace scrivere su chi mi circonda, ho scritto spesso descrivendo la storia sentimentale di qualche amico o della vita di persone che ho avuto il piacere di incontrare anche solo per una volta. Cmq mi piace scrivere su come vedo il mondo e la vita.
- Che attività svolgi per lasciare che arrivi l’ispirazione per scrivere?
Mi è capitato di scrivere un brano mentre lavoravo, perché meditando su una questione che mi toccava, in quel momento è arrivata l'ispirazione poetica o musicale e l'ho scritta, ogni momento della giornata è buona per scrivere , l'importante è aver maturato dentro me il pensiero che voglio esprimere.
- Quali sono i tuoi modelli artistici?
Sono i cantautori che fanno musica d'autore, esempio, Bersani, Brunori SAS , Battisti, Battiato, de Gregori, Dalla, tutti cantautori di un certo spessore, amo molti chi facendo musica esprime poesia di alto livello.
- Hai mai partecipato ad un Contest? Se sì raccontaci l’esperienza.
Si ho partecipato diverse volte. Quella che ricordo con molto piacere, era una fondazione culturale dove venivano invitati diversi artisti a suonare per 15 minuti i loro brani live, con uno strumento a piacere dell'artista, è stato bello perché suonare live ti fa sentire un emozione particolare, dopo aver finito non ti importava se avresti vinto o no, la bellezza era il piacere di avere suonato qualcosa di tuo.
L'intervista video:
Vi ringrazio sentitamente per tutto il bel lavoro che avete fatto in questa intervista. È stato un piacere ed onore essere intervistato da voi.