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Immagine del redattoreLuigia Tamburro

"Incontro a te" descrive l'unicità delle persone che amiamo, riconoscibili anche in mezzo alla folla

Benvenuti cari amici a questo nuovo appuntamento di Strada Facendo qui su Webradioitaliane. Questa sera vi presentiamo Leonardo, un cantautore che non vediamo l'ora di conoscere.





Intervista a cura di Riccardo Russo:


R:

Leonardo...che cosa vuol dire per te essere un cantautore?


L:

Ti sembrerà una risposta banale, ma per me è poter esprimere e dare musica alle parole.


R:

Secondo te un cantautore necessita per forza di un pubblico o scrive per se stesso?


L:

Parte tutto da un'esigenza personale, però sicuramente il messaggio che si vuole trasmettere deve essere a disposizione di tutti. La musica è condivisione, è trovare qualcosa dentro questo stare insieme agli altri.


R:

Come avviene il processo creativo che ti porta a scrivere una canzone?


L:

Di solito mi viene in mente un motivetto e non ci metto molto a scriverlo e ultimarlo. Non mi piace metterci troppo tempo, perché ritornare varie volte sulle parole ti porta a perdere la spontaneità iniziale.


R:

Quanto può incidere un'etichetta discografica sulla tua libertà espressiva?


L:

L'etichetta mi aiuta a livello tecnico a registrare un brano nel miglior modo possibile; tuttavia non mi sono mai sentito bloccato nella mia libertà espressiva.


R:

Se dovessi definirti in un genere musicale?


L:

Assolutamente Pop!


R:

Come arrangi i tuoi pezzi?


L:

Io non suono strumenti musicali; quindi per i primi miei due pezzi mi sono affidato alla mia fidanzata. Abbiamo fatto insieme la bozza musicale, lo scheletro; dopodiché trovati gli accordi mi sono rivolto ad un produttore. Ho sempre fatto tutto tramite programmi online e non con suoni reali. Alla fine c'è il momento del montaggio musicale e remix.


R:

La vita privata quanto incide sull'attività creativa del cantautore?


L:

Ti dico tanto, perché un brano nasce anche da lì.


R:

Credo che tu ci abbia dato tutte le informazioni per presentarci il tuo nuovo inedito.


L:

Il brano si intitola Incontro a te e nasce in un momento di euforia della mia vita che spero non passi mai.




R:

Facciamo un po' di gossip...a chi è dedicata la canzone? E' autobiografica?


L:

Sì (ride).


R:

Ed è lì affianco a te la destinataria?


L:

Esatto.


R:

Lei come ha vissuto questa dedica?


L:

Lei è stata felicissima. Le ho fatto un regalo bellissimo con questo pezzo. Il tempo che ho passato dietro il pezzo è stato importante, a prescindere dal risultato del brano in sé.


R:

Come vede il fatto che fai il cantautore?


L:

Lei, volendo la mia felicità, mi sostiene sempre.


R:

La porteresti con te, qualora facessi un tour?

L:

Assolutamente sì, la vorrei davanti al palco.


R:

Quali sono i tuoi progetti futuri?


L:

Mi piacerebbe partecipare ad Amici, continuare a scrivere e farmi conoscere in modalità live, pubblicizzarmi in tutti i modi possibili. La cosa che mi preme meno è continuare a studiare la tecnica, non per troppa stima di me, ma perché ho voglia di impiegare il mio tempo ad esprimermi con la mia musica.





APPROFONDIMENTI:


- Raccontaci il tuo percorso musicale, dagli esordi fino ad oggi.


Per quanto riguarda il mio percorso musicale, ho sentito la necessità di darmi al canto circa due anni e mezzo fa, quando Ultimo mi era entrato troppo nel cuore per non cercare di 'fare quello che faceva lui. Anche solo l'idea di prendere lezioni mi sembrava utopica e invece da lì ho iniziato a muovermi nell'ottica di approfondire la mia tecnica con corsi sulla vocalità, con le prime esibizioni organizzate dalla mia scuola, fino a partecipare ai primi contest: il Tour Music Fest, dove per poco ho mancato le semifinali nazionali; I visionatici, contest itinerante di cui ancora devo sapere il risultato e che ho affrontato a Roma, la mia prima esperienza televisiva; International Music Star, che mi ha visto andare in onda dallo Studio 12 di Padova. Insomma, non ho mai smesso di studiare, questo posso dirlo con certezza. Il tutto condito dall'uscita dei miei tre pezzi, ognuno con la distanza di tre mesi circa dall'altro. E oggi siamo qui, in attesa di mille occasioni e con tanta voglia di farmi sentire e di divertirmi.

Senza contare di esser stato chiamato ai provini di Italia's got talent, dove purtroppo non sono passato alla fase successiva, ma si spera di tornare ancora più forti e preparati.


- C'è stato un evento che ti ha fatto capire che dovevi iniziare a scrivere canzoni?


Un evento che mi ha fatto capire che dovevo iniziare a scrivere canzoni? Ti direi di no, sentivo di avere la necessità di iniziare anche io ad esprimermi con le conoscenze e con le tecniche che avevo appreso fino a quel momento. Potrei dire come esempio l'argomento del mio primo pezzo: dedicare un pensiero a mia nonna, che da due anni si trova in una clinica per anziani e che non vedo più come prima, a cui sono legato da un rapporto inspiegabile a parole. Questo può esser stato il primo motore.



- Il primo brano che hai scritto di cosa parlava? E che titolo aveva?


Il primo brano appunto di questo parla, e ha come titolo Angeli addosso.


- Nell'intervista hai detto che vorresti partecipare ad Amici. Come ti stai muovendo a riguardo?


Per quanto riguarda Amici come ho detto al momento resta il mio sogno, quest'anno spero di fare almeno un provino in presenza, dunque di esser chiamato, e sto studiando davvero tanto, sia cover che i miei pezzi. A breve manderò la candidatura. Farò di tutto, finché sono in età, per toccare con mano quegli studi.


- Come nasce il tuo inedito Incontro a te? Parlaci del processo creativo che ti ha spinto a crearla.


Incontro a te nasce da un processo non lungo, come la maggior parte dei pezzi, editi o inediti che ho scritto: mi piace scrivere di getto, senza stare a far grosse revisioni o modifiche. In più sentivo di dover esprimere un sentimento ingombrante, che voleva uscire, che è l'amore per la mia ragazza.


- Come hai conosciuto la ragazza alla quale hai dedicato la canzone?


Questa è una domanda con una risposta particolare. L'ho conosciuta parlando dai social diciamo, ma attraverso l'aver conosciuto, prima, una sua amica, al compleanno di un'altra mia amica. In pratica se io quella sera non fossi andato a quel compleanno, la ragazza in questione non sarebbe nella mia vita e quella sera non potevo fare una scelta più bella. Non mi pentirei mai. Dopodiché, dopo qualche giorno di chiacchiera online ci siamo conosciuti a Pisa, lei aveva la casa là per l'università.


- Di dove sei e come la tua città ha influenzato la tua sensibilità artistica.


Io sono di Lido di Camaiore, cittadina sul mare. Se posso dirti, ancora non mi considero tra quegli scrittori che sono influenzati dalla propria terra natia, perché non sono ancora riuscito a farmi suggerire alcun pezzo da questa. Spero di dedicare qualche riga comunque, magari in futuro, ma forse ancora non è successo perché mi è difficile, in generale, parlare di cose concrete, quindi un paesaggio. Preferisco concentrarmi su cose astratte, sentimenti, emozioni. Certo potrei parlare di cosa questo posto mi suscita dentro, come ho fatto con le persone che stanno nei miei pezzi. Chissà, magari un domani dai!





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