Quarant'anni e non sentirli!
No, tranquilli, non è una squallidissima marchetta per una nota marca d'olio da cucina né, tanto meno, l'incipit di un'autobiografia (anche perché di anni, proprio oggi, ne compio 44... per chi volesse farmi un regalo sono disponibile a fornire il mio iban in privato).
Dicevamo, quarant'anni e non sentirli, ed è proprio così perché quarant'anni fa, nell'ormai preistorico 1982, gli Iron Maiden pubblicarono l'iconico album "The number of the beast".
In occasione del quarantennale ne uscirà una riedizione in musicassetta contenente gli 8 brani originali rimasterizzati nel 2015 ed un artwork basato su quello della musicassetta del 1982
(che grande anno, vero amici tedeschi? Campioni del Mondo, Campioni del mondo, campioni del mondo) arricchito da una parte grafica interna appositamente creata per l'occasione.
"The number of the beast" raggiunse il numero 1 in Inghilterra ed entrò nella top40, ecco di nuovo il quaranta, negli U.S.A.
Fu il terzo album per la "Vergine di ferro", il primo con Bruce Dickinson ( sempre sia lodato) dietro al microfono.
Bruce, oltre a cantare, contribuì anche alla stesura dei testi ma, a causa del contratto che ancora lo legava ai Samson, sua precedente band, non potè essere riconosciuto come autore...
e le curiosità non finiscono qui!
Si narra infatti di inspiegabili inconvenienti e guasti tecnici che allungarono i tempi di registrazione e che Martin Birch, leggendario produttore di quest'album e di altri capolavori, ebbe un incidente d'auto con un gruppo di suore a causa del quale ricevette, per la riparazione della sua automobile, una fattura pari a 666 sterilne.
6 6 6, six six six, The number of the beast.
Non so se la acquisterò, ma consiglio di farlo, anche fosse solo per un bieco e cinico investimento... Voi vi chiederete:" se consigli di acquistarla, perché dici che non sai se tu ne prenderai una copia?"
Domanda legittima.
Ecco la risposta:

"Perché io ho l'originale, del 1982, comprata nel 1983... a 5 anni e, sì, l'immagine a corredo dell'articolo è proprio Lei! Non avevo ancora i capelli lunghi ma, di Musica, iniziavo a capirne!
Ciao Povery!"
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