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L’artista Acudo racconta con il brano “TRS” (tu resti solo) l’anima di un eterno solitario con un passato doloroso, che cerca di lottare ogni giorno con le sue più recondite paure.

Immagine del redattore: Luigia TamburroLuigia Tamburro


Ognuno di noi ha un passato con cui deve fare i conti ogni giorno. Dolori, sofferenze e incontri che generano nuove paure e minacce da affrontare.


“Tu resti solo” descrive la profonda interiorità di un uomo che vorrebbe aprirsi liberamente agli altri, ma ogni volta che cerca di farlo deve combattere contro un passato che ritorna e che lo influenza ogni giorno nelle sue decisioni.


Un brano che ci rende consapevoli che stare con gli altri sia una necessità per l’essere umano, ma anche un’agonia per il carico di pressioni a cui la società ci porta.


Restare da soli e bastare a se stessi, talvolta, è l’unica scelta possibile per non rischiare di ferire e rimanere feriti dalle aspettative altrui.





  • di dove sei e come la tua città ha contribuito a sviluppare una tua sensibilità artistica?


Io vengo da una cittadina in provincia di Latina, che di per se è una zona con una grande tradizione musicale, pensiamo a Calcutta, Tiziano Ferro...La mia cittadina è piena di ragazzi e ragazze che si dedicano alla musica,ricordo fin da quando era più ragazzo ci incontravamo con le varie band della zona per suonare insieme.


  • Raccontaci il tuo percorso musicale dalle origini fino ad oggi.


-Il mio percorso musicale è stato un pò travagliato…..Ho sempre avuto la passione per la musica,fin da quando ero piccolo...ricordo i viaggi in auto con i miei genitori e le varie "colonne sonore" che lo contraddistinguevano come i Queen, Elthon John,Venditti,Antonacci….Sono sempre stato convinto che la musica fosse una parte importante e quando ne ho avuto occasione con un mio amico mettemmo su il nostro gruppo musicale che ci permise per qualche anno di esibirci in giro per la nostra provincia e di partecipare anche a vari festival della zona permettendoci anche di vincere qualche premio, poi i componenti del nostro gruppo presero ognuno strade diverse ed io sono stato tanto tempo in "silenzio",dedicandomi ad altro ma continuando a comporre melodie ed a scrivere testi, ma la musica non la puoi contenere,comprimere o relegare in uno spazio stretto ed alla fine è esplosa nuovamente ed alla fine del 2023 ho deciso di mettere su questo progetto.


  • Quando hai capito di voler fare questo mestiere/di avere questa passione?


-Come ho detto prima, sono cresciuto nella musica, nei viaggi con i miei genitori, nei film, nelle colonne sonore , poi mi fu regalata a 8 anni la mia prima pianola con la quale mi diverti vo ad inventare le mie prime canzoni ed a cercare di replicare le musiche che ascoltavo o che mi piacevano, il canto poi è sempre stato una parte importante del mio percorso...come dico sempre la musica nella vita è l'espressione della vita stessa: con il canto scoprii che potevo esternare i miei stati d'animo, una canzone può imprimenti un ricordo che riaffiora ogni volta ascolti di nuovo quel pezzo, poi quando a 10 anni vinsi un premio in un concorso di canto locale con "come mai" degli 883 cominciai a pensare seriamente alla musica come una parte essenziale della mia vita. Il colpo di grazia l’ho ricevuto con la scoperta dei Linki Park, il mio gruppo preferito ancora oggi.


  • Raccontaci l’iter del processo creativo che segui per la creazione di un brano.


-Nella creazione dei brani cerco sempre di prendere sunto dalla mia realtà o almeno quella che mi circonda, che vivo e che conosco,parlare di qualcosa din “non mio” mi metterebbe a disagio, mi sembrerebbe qualcosa di finto e costruito,per quanto riguarda le melodie , beh, quello dipende molto anche dal mio stato d’animo….



  • Come è nato il brano “ TRS ” E cosa vuole esprimere?


-Il processo di creazione di TRS non è diverso da quello che ho descritto prima, ho voluto parlare di una situazione che ho vissuto in prima persona, ho avuto modo di stare a contatto con questo tema che poi è diventato il protagonista del brano: una persona che vive la sua vita come se fosse un’eterna guerra con tutto e tutti per via di un passato pieno di dolore ed ho pensato “cosa potrei dire ad una persona così?”




  • Hai in mente di fare anche un videoclip a riguardo?


-In realtà il videoclip esiste, è un video lyrics ed è stato volutamente ideato e creato in questo modo dal grandissimo Daniele Carducci, perché volevo dare spazio alle parole del testo, senza troppe distrazioni, questo video è stato costruito appositamente perché possa sembrare una lettera, un messaggio per qualcuno..


  • La tua musica quanto trova ispirazione nelle arti visive?


-In verità io provo e cerco ispirazione da tutto ciò che mi circonda, a volte però trovo che possa dire di più un dipinto che mille parole, io sostanzialmente mi lascio ispirare da tutto ciò che mi colpisce…in realtà tutto dipende anche dal momento che attraverso,dal sentimento predominante di un certo periodo…


  • Hai mai performato dal vivo e in quale occasione?


-Ho avuto modo e fortuna di girare un po' negli ultimi mesi e devo ammettere che un po' mi mancava: sono stato a Ferrara per “a voice for Europe”, ho avuto la fortuna di poter partecipare ad un “open mic” con Radio Kaos,senza dimenticare anche la puntata di un programma di Radio Roma chiamato “A casa di amici” con Giulia Capobianco, ultimamente ho partecipato anche al Tour Music Fest e se tutto va bene a breve sarò ospite nella serata di premiazione di un festival abbastanza conosciuto nelle mie zone però per ora non posso dire altro, diciamo che è ancora work in progres…


  • Come si struttura una tua live?


- Sinceramente non c’è una vera e propria struttura per i live, preferisco comportarmi ed agire a seconda di vari fattori davanti ai quali mi trovo al momento del live stesso, in linea di massima però cerco sempre di divertirmi e di comunicare alle persone che mi ascoltano quello che sento io mentre canto


  • Raccontaci una tua giornata tipo.


--Io mi reputo una persona piuttosto noiosa!!😁 La mia giornata si divide tra il lavoro attuale (sfortunatamente ancora non posso vivere solo di musica ma stiamo lavorando per questo) , la famiglia( ho 3 bambini meravigliosi ed una moglie che fortunatamente mi supporta) e la musica( di solito quest'ultima la sera, quando nessuno mi disturba!!!)Però durante il corso della mia giornata prendo sempre spunto per un tema, un brano,una melodia, ogni volta che mi viene in mente qualcosa mi fermo e la registro sul cell, oppure me lo appunto su di un foglio...


  • Quale artista prendi come modello per le tue canzoni?


-In verità ho vari personaggi ai quali mi inspiro ma se ne dovessi scegliere uno che vorrei tanto imitare o quantomeno prendere spunto è Mike Shinoda del Linkin Park, mi è sempre piaciuto il suo approccio ai live, alla musica, alle canzoni…


  • Come curi il tuo look artistico?


    Data la mia scelta di non apparire in pubblico il mio look è molto obbligato ( diciamo che un po' mi aiuta perché io in verità sono abbastanza vanitoso), però sto cercando di variare nella scelta delle maschere e dei cappucci, mi piacerebbe che fosse un mio “marchio di fabbrica”


  • Se potessi rinascere quale periodo musicale sceglieresti?


-Se potessi rinascere sinceramente mi piacerebbe poter vivere gli anni ’70, nel panorama internazionale c’erano gruppi come i Queen, i Pink Floyd,David Bowe, i Beatles….Praticamente la storia della musica, sarebbe stato bello poter assistere a questo spettacolo!


  • Come gestisci l’ansia da prestazione prima di una performance?


-Eh…l’ansia è un po' un problema…anche perché io sono un tipo molto esigente con me stesso quindi la prima causa di ansia sono io!In linea di massima una mezzoretta prima dell’esibizione mando giù una tisana,che serve anche un po' a sciogliere le corde vocali, e poi faccio qualche esercizio di respirazione e di concentrazione ma alla fine, una volta che salgo sul palco…..passa tutto!!!

















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