Samuele Bersani per me è sempre stato un poeta cantautore. Ho iniziato ad ascoltarlo nel 2000 (anno di uscita dell’album L’oroscopo speciale).
In seguito ho comprato tutte le sue musicassette precedenti e le mettevo a ripetizione in auto mentre mi accompagnavano a scuola.
Tra le mie canzoni preferite c’erano ‘Isola’ e ‘Replay’ entrambe malinconiche e straordinariamente profonde. Di Bersani però ho sempre apprezzato anche la versatilità, la capacità di suonare ‘leggero’ con canzoni che intanto scandagliavano mondi: ‘Morelli Mirko’ ma anche la stessa ‘Freak’ degli esordi.
Da qualche giorno è uscito ‘Harakiri’ il primo singolo estratto dal suo nuovo album CinemaSamuele. Il pezzo, subito orecchiabile, è una fotografia senza filtro dei nostri tempi che si conclude però con parole di speranza. Il cantante Cesare Cremonini si è subito congratulato con Bersani per il nuovo progetto con queste parole:“Samuele Bersani è un genio. Abbiamo vissuto per anni a 10 metri di distanza a Bologna, tra i piccoli portici arancioni che ospitavano le nostre canzoni e carriere. Mi faceva sentire bene pensare che lì a due passi da me nascevano le sue. Mi ha detto un giorno che 'io scrivo solo quando è il momento giusto per farlo'.
Oggi è il momento giusto per ascoltarti Samu. Nasce con il nuovo singolo Harakiri il tuo nuovo progetto, che riporta tutte le cose al loro posto. #CinemaSamuele, che titolo. Nel momento in cui i cinema sono ammaccati e dimenticati, le produzioni in crisi, quando gli algoritmi a cui ci siamo venduti decidono cosa dovremmo vedere domani sera, tu riapri le sale e in ognuna ci proietti una canzone. Ricordi che le canzoni sono immaginazione e senza immaginazione è impossibile capire gli altri". Le premesse per un ottimo album ci sono tutte...cosa aspettate ad ascoltarlo?
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