Il cielo mi tiene distante da te, tuttavia mi ricorda ancora quanto possa volare libero: Flore.
- Luigia Tamburro
- 24 giu 2023
- Tempo di lettura: 4 min
Questa sera ospitiamo qui a Webradioitaliane un cantautore molto particolare, il suo nome è Flore!
Vediamo insieme chi è...

Intervista a cura di Riccardo Russo:
R:
Innanzitutto è d'obbligo farti la domanda, perché Flore?
F:
Ci sono diversi motivi per cui mi faccio chiamare così; il primo parte dal mio cognome Fiore, il secondo è perché Flore è un mix tra Flor e Fiore, quindi tra spagnolo e italiano; infine perché il nome d'arte si ispira all'argomento principale di cui parlo nelle mie canzoni, ovvero la natura, i fiori, motivi floreali. Ho scelto la traduzione spagnola di Fiore perché mi piace la lingua e ci scrivo anche.
R:
Che genere fai?
F:
Sono molto influenzato dall'Indie, dall'Hip Hop e musiche alternative.
R: Pensi anche tu che l'Indie sia un genere vecchio e che vada superato?
F:
Io penso che l'Indie sia un genere molto moderno e che se si unisce ad altri generi può trarre ciò che vuole.
R:
Da dove arriva la tua passione per la musica?
F: La musica è sempre stata una passione sin da piccolo. Ho iniziato a crederci davvero grazie all'inserimento in un nuovo ambiente, che si è formato nella mia vita con alcuni miei amici che mi hanno spinto, perché ero molto timido.
La mia prima vera esperienza lavorativa è stata in Spagna, dove è uscito il mio primo disco. Mi ha permesso di scoprire nuovi lati di me stesso, tra cui la passione per il canto.
R:
Come si salva un artista dalle innumerevoli porte in faccia?
F:
Se un artista ci crede davvero, io penso che debba continuare a perseverare nell'obiettivo. Questo si estende in tutti i campi ovviamente.
R:
Come affronti giornalmente gli step che ti portano alla stesura di un brano?
F: Ho pubblicato solo un disco al momento, quindi non posso dire di avere una grande esperienza a riguardo; però al momento della realizzazione ti confesso che la prima parte è nata con la melodia, mentre la seconda, la parte finale (special), è nata grazie all'ispirazione di un brano e poi ho messo su delle parole.
R:
Adesso ci hai messo curiosità...come nasce il tuo brano?
F:
Volerò è un'occasione per riprendersi da un amore finito. L'elemento principale è il cielo che rappresenta la distanza tra due persone, ma allo stesso tempo può significare anche volare, essere liberi e darsi un'altra possibilità.
R:
Davvero un brano che ci ha fatto volare e teneri sospesi in aria...è vero che l'ispirazione viene dalla sofferenza?
F:
Penso che ognuno di noi soffre e gioisce ogni giorno; pertanto questo contrasto ti porta a scrivere ogni giorno di te.
R:
Dal punto di vista tecnico come hai elaborato il brano?
F:
Il brano l'ho strutturano come se fosse una storia intera; non c'è un vero distacco tra la strofa ed il ritornello. La canzone inizia con un'introduzione e termina con un finale che riprende la prima parte. Il brano ha una forma ciclica per l'appunto.
R:
A chi ti sei rivolto per la produzione?
F:
Mi sono rivolto ad un producer della mia città, che mi ha dato la possibilità di registrare con la base pronta.
APPROFONDIMENTI:

- Ti hanno già detto che somigli tantissimo a Tananai?
Oramai ci ho fatto l'abitudine ahahah, e devo ammettere che mi fa onore ahahah. Chi non vorrebbe assomigliare a lui? Un sogno per me poterlo incontrare un giorno. L'episodio più divertente è stato durante la festa di Laurea di un'amica, nessuno mi conosceva, allora una ragazza inizia a gridare il nome di Tananai e a seguire tutti quanti in coro ...
- Raccontaci gli esordi del tuo percorso musicale fino ad oggi.
La musica mi ha sempre permesso di stare bene con me stesso, di godermi il momento con me stesso, di emozionarmi e riflettere sulle situazioni della mia vita. Ho sempre tenuto nascosto questo desiderio di cantare, di essere me stesso per paura del giudizio. Ma ora sono fiero di essere cambiato. Quindi il mio esordio è iniziato da pochissimo tempo, ho tantissimo lavoro da fare.
- Hai mai frequentato una scuola di musica o canto?
Quando ero bambino avevo frequentato una scuola di musica per suonare il pianoforte, abbandonata dopo un po' , per mancanza di motivazione e timidezza.
- C’è stato un episodio che ti ha fatto capire che il tuo destino era essere un cantautore?
Il viaggio e che ho fatto in Spagna l'estate scorsa, me lo ha fatto capire. Lì mi sentivo libero, ero da solo e in quei tre mesi ho imparato a conoscere tanto di me stesso, iniziando a trascurare la paura del giudizio altrui.
- Che cosa volevi suscitare utilizzando questo timbro vocale con riverbero nel brano?
Mi piace tantissimo l'effetto e per il significato simbolico della canzone ho voluto far immaginare la storia raccontata dal cielo, come in un vuoto.
- Hai mai partecipato ad un contest musicale?
Ovunque, non ho ancora fatto la mia prima esibizione ma è ciò che più aspetto. Ho poi dei sogni di vari palchi molto importanti, ma adesso è presto per sognare ahah.
- Dove ti piacerebbe esibirti live?
Ovunque, non ho ancora fatto la mia prima esibizione ma è ciò che più aspetto. Ho poi dei sogni di vari palchi molto importanti, ma adesso è presto per sognare ahah.
- Descrivici una giornata tipo di Flore sia come artista che come persona.
Nella mia giornata sicuramente non manca una passeggiata al Parco, ascoltando musica. Mettermi nella mia cameretta a cantare e far finta di essere su un palco. Non manca ovviamente lo studio e le chiacchierate con gli amici.
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