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Immagine del redattoreLuigia Tamburro

Il nuovo EP "Tutti i santi": tre brani tra scrittura appassionata, intima ed una melodia soave.

La prima cosa che mi ha colpito di questa artista è la semplicità della sua melodia (si sente principalmente la chitarra acustica che fa da protagonista), ma che unita alla sua voce flebile, limpida, che sembra toccare tutti i punti del tuo corpo con grazia e leggerezza.

Giulia Pratelli quando canta sembra che voli; il suo timbro ci dà l'idea che passi velatamente in mezzo alle cose che più ci appartengono.

Il suo tono, che diventa sempre più soffice riesce a trasportarci in una dimensione intima; l'impressione è quella di vivere con lei i suoi ricordi e allo stesso tempo porta l'ascoltatore a condividere e a sovrapporre i suoi, come se avesse stretto una vera e propria amicizia con la cantautrice.

L'artista, infatti, raccontando fatti quotidiani, piccoli momenti dell'esistenza in un modo poetico e fascinoso, focalizzando l'attenzione sui dettagli che per lei sono importanti, come una lente di ingrandimento che sublima l'ordinario.


Il nuovo EP di Giulia Pratelli parla proprio di questo: piccole cose che accadono mentre si sta al mondo e ciò comporta sapere anche che ci sono momenti di felicità ed altri in cui si imprecano, per l'appunto Tutti i santi.


Con questi tre brani, Come stai, Nodi, Tutti i santi, l'artista stringe un patto di fiducia con il pubblico, in cui segretamente ci dice di lasciarci andare, insieme a lei, alla magia della vita, che con un occhio romantico, ci trascina in ciò che la rende meravigliosa, irripetibile e, dunque, preziosa per noi esseri umani.


Foto di Elisa Bresciani.


- Di dove sei?

Sono toscana, vengo da un piccolo paese della provincia di Pisa ma dall’estate 2021 vivo a Livorno.


- Come mai ti chiamano l’usignolo di Forcoli?

È solo un appellativo con cui mi chiamano alcuni amici, riprendendo il nome del mio paese d’origine e alludendo alla mia voce chiara e limpida.


- Quando hai capito che il cantautorato sarebbe diventata la tua passione?


Presto, già negli anni del liceo ho iniziato ad appassionarmi agli artisti capaci di coniugare con sapienza e cura musica e parole. Inizialmente per curiosità ho provato a scrivere e da lì non ho mai smesso.


- Raccontaci le tappe del tuo percorso musicale.


Ho iniziato un po’ come tutti ascoltando tanta musica e provando a cantare in casa, poi ho studiato canto, chitarra, armonia e cominciato a muovere i primi passi. Ho avuto la fortuna di collaborare con grandi artisti come Fiorello, Grazia di Michele, Zibba, Enrico Ruggeri e fino ad oggi ho pubblicato tre album e un EP.


- Descrivici un giorno nella vita di Giulia Pratelli.


Adesso fortunatamente c’è un po’ di riposo dato dalle vacanze ma durante l’anno insegno canto, più o meno tutti i giorni dall’ora di pranzo fino a quella di cena. La mattina invece, se non ho lezioni, mi occupo del mio progetto, di preparare i live, di scrivere e collaboro con altre realtà di cui curo le pagine social. Se a fine giornata ho un po’ di tempo libero non manca un film, una puntata di una serie o un po’ di ricamo a punto croce che mi rilassa tantissimo.


- Dove trovi l’ispirazione per scrivere?


Guardandomi intorno e provando a raccontare sia le cose che vivo in prima persona che quelle che vedo accadere, a volte sono vere e proprie storie o accadimenti concreti, altre solo immagini o suggestioni da approfondire. Non c’è mai stata una regola, tutto può far accendere una scintilla o dar vita a un’idea, se si riesce (almeno ogni tanto!) ad essere attenti e ricettivi.


- Prima di entrare nel vivo dell’Ep “Tutti i Santi”, vuoi darci un accenno dei tuoi precedenti lavori? Dacci un assaggio della tua consapevolezza discografica.


Ad oggi ho pubblicato tre album: “Via!” È stato il primo, probabilmente un po’ acerbo e inesperto ma comunque un pezzo di cuore per me. “Tutto bene” è il primo lavoro prodotto da Zibba, uscito nel 2017, che per me ha rappresentato un grande passo in avanti verso un’identità artistica più definita e personale. L’ultimo in ordine di tempo ma non di importanza è “Nel mio stomaco”, pubblicato a gennaio 2022 e sempre realizzato in collaborazione con Zibba, che contiene tutte canzoni molto importanti per me, come Qualcuno che ti vuole bene scritta e interpretata insieme a Bianco.





- L’EP “Tutti i santi” ha come copertina un’immagine di te in miniatura con una chitarra. Questa rappresentazione mi ha colpito e incuriosito molto. Sembra quasi che tu sia in un chiostro. C’è qualcosa di molto spirituale che circonda i tuoi brani. Spiegaci un po’…


La copertina di “Tutti i santi” è stata pensata e illustrata da Disegnacci (Riccardo Pratesi), amico e artista che ha scelto di giocare con la nostra passione condivisa per la storia, riprendendo il modello delle vetrate medievali per staccarlo dalla dimensione religiosa e collocarlo in un contesto laico e attuale. Oltre alla mia figura, con in mano uno strumento simile a una chitarra, ci sono dei piccoli microfoni, c’è il disegno di una casa (a ricordare la produzione homemade di questo lavoro) e ci sono i nodi a riprendere il titolo del terzo brani contenuto nell’EP. Credo che il risultato sia davvero bello e originale e che Riccardo abbia fatto un lavoro fantastico.


- Mi ricollego alla domanda precedente e ti chiedo, perchè il titolo “Tutti i santi”?


I santi a cui allude il titolo sono le imprecazioni a cui ci si lascia andare, anche lecitamente direi, di fronte ad eventi che sconvolgono la nostra vita in modo irrimediabile. Ho scritto questa canzone ricordando una persona cara, scomparsa in modo rapido e prematuro, per imparare a convivere con un dolore grandissimo e provare a far tesoro di tutti i momenti vissuti insieme e i ricordi preziosissimi rimasti con me.


- Sei autodidatta o ti fai aiutare da un tecnico esterno (producer etc…)?


Mi piace avere un’idea di dove portare i brani e come vestirli ma preferisco sempre affiancarmi a qualcuno che abbia più esperienza e dimestichezza di me con gli strumenti della produzione e della finalizzazione del lavoro. In questo caso ho lavorato con Luca Guidi, nei due album precedenti ho affidato le mie canzoni a Zibba.


- Ho visto che ieri sera hai partecipato ad un evento al Surfer Joe. Com’è andata? Impressioni a caldo?


È stata una serata molto bella, il Surfer Joe è un locale fantastico, con un clima bellissimo e uno spazio importante per la musica dal vivo. Un posto in cui ormai mi sento a casa.


- Ti va di condividere con noi qualche esperienza musicale che ti è rimasta nel cuore?


Una cosa che mi manca molto e spero di riprendere a fare presto sono i live at home, in cui si stabilisce sempre un legame particolare tra chi canta, chi ospita e chi ascolta, dando vira a qualcosa di magico e irripetibile.


- Oltre alla chitarra suoni altri strumenti musicali? La passione per il canto è nata contemporaneamente allo strumento?


Suono l’ukulele, strimpello il pianoforte e pochissimo il basso, anche se mi piacerebbe trovare il tempo per impararlo davvero. LA passione per il canto è stata sempre il motore principale ma, dopo qualche difficoltà iniziale, ormai faccio fatica ad immaginarmi sul palco senza chitarra e (pur non essendo una grande chitarrista) quando avviene, a parte rari casi, mi sento incompleta.


- Dove ti piacerebbe esibirti live?


Ogni posto ha una sua particolarità, spero che il prossimo autunno inverno ci sia la possibilità di esibirsi in posti intimi, come i salotti delle case, i piccoli teatri, i caffè letterari.


- come si struttura una tua performance? Cosa vuoi che arrivi di te al pubblico?


Spero sempre che in qualche modo chi mi ascolta possa prendere per sé un pezzetto delle mie canzoni e sentirlo vicino, senza avvertire troppo la mancanza di brani famosi e più facili da ascoltare rispetto a quelli di progetti non mainstream come il mio.


- “Rubrichelli” di cosa si tratta?


E’ il titolo della rubrica che ho tenuto per un po’ di tempo sul Mag di Musica di Seta, uno spazio libero in cui ho avuto modo di raccontare episodi, punti di vista, suggestioni. Spero di riprendere presto a scrivere qualcosa di simile, è uno spazio prezioso in cui ho modo di sperimentare e divertirmi.


- indicaci i tuoi profili social.

Ci sono una pagina Fb, un profilo IG, Twitter e Tik Tok tutti a mio nome, facilissimi da trovare!

Ecco i link;

https://www.facebook.com/giuliapratelliofficialpage

https://www.instagram.com/giuliapratelli/

https://twitter.com/giuliapratelli




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