E’ già iniziato il countdown per quel che sarà l'evento del 2025: la reunion, ed il tour, annunciata da una delle band più influenti degli anni ‘90 e 2000, gli Oasis.
Era nell’aria ormai da un anno a questa parte, le radio passavano notizie che lasciavano intuire un possibile ritorno dei fratelli Gallagher ma nessuno, fino all’ufficialità, gli aveva dato particolare attenzione (alla fine si erano insultati fino al giorno prima).
Non sono ovviamente mancate le polemiche. Dalle maligne (ma comunque lecite) insinuazioni che sia solamente una pura e semplice trovata commerciale, fino ad arrivare agli ultimi giorni con la vendita dei biglietti attraverso il sistema del dynamic pricing ossia un sistema di vendita che, tramite degli algoritmi, consente in tempo reale le fluttuazioni del prezzo in funzione della domanda: più alta è la domanda, più si alza il prezzo e viceversa.
Resta tuttavia un dato incontrovertibile: il 2025 vedrà sul palco una delle band più influenti degli ultimi trent’anni, così che le speranze di un’intera generazione , di rivedere in scena i fratelli più litigiosi degli ultimi tempi, possano diventare realtà.
Sì, perché questo hanno fatto gli Oasis, hanno segnato la musica e la moda di un’intera generazione nel momento in cui i sogni e le speranze della Gen X si infrangevano e in cui anche il Rock, dalla sua forma più pura, si contorceva nelle distorsioni del grunge, esplodeva nella rabbia punk o, più semplicemente, si eclissava dietro all’arrivo della musica elettronica.
Liam e Noel hanno saputo attingere dal passato la linfa vitale del rock più classico (come quello dei Beatles) trasformandolo alchemicamente in qualcosa di innovativo, oltre la semplice replica, dando vita a nuove sonorità che oggi possiamo chiamare “Brit Rock”. Uniamo a tutto ciò una scrittura a volte molto creativa, a volte più semplice ma mai banale, uno stile musicale che oscilla tra rock e pop, il fascino dell’estetica mod, l’atteggiamento ribelle e molte volte insolente ed ecco che abbiamo il cocktail perfetto per far sì che due ragazzi della periferia di Manchester diventino il simbolo e l’ispirazione per milioni di giovani in tutto il mondo.
Nel 1992 gli Oasis tennero il loro primo vero e proprio concerto e cominciarono anni di intensa attività produttiva.
Nel 1993 venne venne registrata dal vivo Live Demonstration, un’audiocassetta dimostrativa che portò la band a siglare un contratto con la Creation Records, con la quale produssero Definitely Maybe, uscito il 30 agosto 1994. Questo disco lanciò i fratelli Gallagher alla ribalta.
Nel 1995 (l’anno prossimo in occasione del tour ricorrono i trent’anni), precisamente il 2 ottobre, venne pubblicato l’album che forse più di tutti passò alla storia: (What’s the Story) Morning Glory?. Con 22 milioni di copie vendute, oltre ad essere l’album più venduto della band, è anche tra i più venduti di sempre nel Regno Unito, insieme a Greatest Hits dei Queen e Sgt. Pepper’s dei Beatles. La prima data del tour promozionale dell’album si tenne ovviamente a Manchester, al Maine Road, ed in sole tre ore vennero venduti 40.000 biglietti.
La loro attività continuò fra alti e bassi, furiosi litigi e riappacificazioni, fino al 2009 anno dello scioglimento della band, scioglimento che si pensava definitivo, almeno fino a poche settimane fa.
Non resta che vedere come andrà il 2025 e soprattutto come si comporteranno Liam e Noel, ma soprattutto se riusciranno a far emozionare e sognare ancora tutti i loro fan...
Perché alla fine
“il loro stile, la loro indiscutibile eleganza, la loro capacità di rimettere in circolazione elementi del passato, trasformandoli in musica di oggi, sono ancora attuali, sono ancora nel cuore del pubblico che non li ha dimenticati e ancora li ama”. (Ernesto Assante, Le leggende del Rock, White Star s.r.l., Milano, 2022)
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