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Il signore dalle scarpe gialle – romanzo di Stefano Bettini

È preferibile accettare i propri sentimenti o negare l’evidenza per rifugiarsi nella comoda abitudine costruita in anni di solitudine?


Tale è il dilemma che accompagna Stefano, il protagonista de “Il signore dalle scarpe gialle”, un uomo di sessant’anni che ha deciso di condurre una vita semplice, impermeabile ai sentimenti, che crede di non poter e di non dover più sperimentare.

Qualcosa però improvvisamente dà uno scossone alla sua zona di comfort e, forse, la sua esistenza da artista eccentrico e solitario prenderà una strada diversa. 


Stefano Bettini, l’autore del libro, ha attinto da esperienze di vita prendendo spunto e trasformando con l’immaginazione emozioni e idee. “Il signore dalle scarpe gialle”, pur non essendo un romanzo autobiografico, contiene elementi reali.


Come l’amata barboncina Alice Bruttini, la cagnolina di Stefano che lo accompagna in ogni istante del racconto e che, solo con uno sguardo, riesce a spiegare e a dare risposte concrete ai problemi del suo amico umano.

Il focus del libro è la storia d’amore tra Stefano e Sara, donna quarantenne ex manager d’azienda, che ha scelto di dare una svolta alla sua vita decidendo di dedicarsi all’attività di libraia.

Poesia, arte e colori, insieme a un buon calice di vino fanno da sfondo al loro sentimento, nato lentamente tra paure e insicurezze.  Il loro è un amore che cresce come quando si legge una poesia così semplice che disarma.


Le tele di Stefano anticipano le sue consapevolezze interiori ed esaltano i momenti fondamentali con Sara. I suoi sono quadri astratti ma, guardandoli bene, si possono scorgere indizi di un significato talmente reale da fargli paura.

Le sue poesie si fondono con le sue pennellate e le immagini create hanno un sapore autentico e vivo. Le emozioni su tela rimangono e diventano la prova tangibile di quello che Stefano inizialmente non vuole vedere.


Il timore di essere visto e capito davvero da un amore arrivato senza preavviso lo scombussola notevolmente. Stefano cerca in tutti i modi di nascondersi dietro un dito ma si ritroverà a un certo punto a scegliere se scappare o restare.

Ciò che non fa dividere Stefano e Sara li unisce in modo più consapevole e i loro due temperamenti, così diversi, si fonderanno creando un sentimento sincero.

Stefano, insicuro e titubante mentre Sara, forte e determinata, reagiscono al sentimento della gelosia in modo diametralmente opposto.

Una cosa è certa: non si conosce mai fino in fondo una persona finché non ci si litiga o non la si vede arrabbiata. Questo ovviamente vale anche per Sara e Stefano che, accecati dalla gelosia, cambiano improvvisamente.


La barboncina Alice Bruttini con la sua empatia e la sua intelligenza è senza dubbio il fulcro delle scelte di Stefano che la ama incondizionatamente. Sarà lei il collegamento sempre presente tra lui e Sara e sarà sempre lei a ridefinire la loro relazione dopo momenti di crisi e allontanamenti temporanei.


Andare oltre l’apparenza e trovare il senso di una vita è sicuramente più facile se accanto a noi c’è la presenza di un animale.

Alice Bruttini è la regina incontrastata di questa storia ed è lei in realtà che porta a spasso Stefano. Si lascia conquistare da Sara e accetta la sua presenza, capisce quando è il caso di assecondare le lune del suo umano e quando invece è il momento di ordinargli di entrare nella libreria di Sara.

Il loro è un rapporto fatto di complicità e rispetto, una devozione nei confronti di Alice, non solo una semplice barboncina ma molto di più: una guida nei sentimenti spesso complicati degli umani.

Leggendo “Il signore dalle scarpe gialle” si ha come la sensazione che l’amore tra Stefano e Sara sia una poesia tutta da scrivere.


Nota bene!

Se ci saranno presentazioni del libro ovviamente Alice Bruttini non potrà mancare!


Il commento dell'autore Stefano Bettini


"Se c'è una cosa che ho imparato scrivendo questo libro è che non serve essere eroi per raccontare una storia. A volte basta avere il coraggio di fermarsi, guardarsi allo specchio e dire: adesso cammino come voglio io, anche se ho le scarpe gialle e il passo incerto.

Se chi legge si riconosce anche solo in una pagina, allora, questo viaggio interiore non è stato solo mio".

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