Diario di bordo della kermesse sanremese; i due capitani Amadeus e Morandi hanno superato senza intoppi il giro di boa della terza serata, conducendo l’astronave Festival, fra la galassia di milioni di spettatori fino a notte inoltrata; ci vuole il fisico per stare svegli così tante sere consecutive... “siamo i soli svegli in tutto l’universo”...
Acquisito il risultato del voto demoscopico e del televoto, ecco i primi significativi movimenti nella classifica generale provvisoria delle canzoni, non dei cantanti, come ha precisato Amadeus.
Alcune posizioni sono particolarmente interessanti.
Intanto la riconferma al primo posto di “Due vite” di Marco Mengoni, una ballata dedicata a un amore che resiste, nelle piccole cose; il testo è un po’ frammentario, potrebbe riferirsi a mille altre situazioni ma lui ha una voce che “spacca” e la canzone funziona, senza dubbio Mengoni rappresenta l’anello di congiunzione fra il passato e il futuro della canzone italiana, espressione della triade “voce, energia, melodia”, che a noi italiani piace sempre tanto, infatti si è pure meritato la standing ovation del pubblico in sala all’Ariston, catartica e liberatoria; sul suo merito possiamo essere tutti abbastanza d’accordo.
Musicalmente parlando, nulla da dire anche sul terzo posto di Mr Rain, nella classifica provvisoria. “Supereroi” affronta il tema della depressione, con toni lievi (non superficiali) ed è dotata di una bella linea melodica, ma ha fatto centro con il coro di voci bianche; i bambini, verrebbe da pensare, sono lì anche a rappresentare “il fanciullino” che è in noi, la nostra parte più pura e buona, quella che ci aiuta a rinascere dalle situazioni difficili; “Supereroi come io e te” «Due gocce di pioggia che salvano il mondo dalle nuvole», parole semplici, che anche i più piccoli possono cantare.
Ho provato sorpresa e, come me, immagino anche tantissimi di voi, per il decimo posto di Giorgia; forse, ma è una mia impressione, la canzone non era “abbastanza” per una interprete così brava? ma niente è ancora deciso, siamo solo a metà del percorso di gara.
Non mi stupisce troppo il dodicesimo posto di Gianluca Grignani; una storia importante, autobiografica, ma la melodia un po’ buttata lì. Ci ha comunque regalato un bel fuori programma, sia mostrando la scritta “NO WAR” stampata sul retro della camicia, sia interrompendo l’orchestra a metà esecuzione perché “non sentiva l’auricolare”; si è scusato, ha spiegato rapidamente la situazione e ha ricominciato daccapo, se possibile con ancora più grinta; che dire? atteggiamento impeccabile, sebbene sembrasse un po' voluto per far dimenticare il gesto di Blanco la prima sera, a dimostrare che distruggere la scenografia se qualcosa va storto non è l’unico né il migliore dei modi di agire, specialmente da parte di un artista che i giovani prendono ad esempio. Può essere tutto e il contrario di tutto. Ma... oggi consentirebbero a Jimy Hendrix di distruggere la chitarra a fine concerto? quella forse si, se è la sua.
I Colla zio con “Non mi va” non sono ben piazzati, ma hanno portato dinamicità e freschezza, rivolti al target dei giovani, come anche “Polvere” di Olly che prende col ritmo irresistibile, fa muovere le gambe (anche ai boomer). Dopo la polvere, due parole anche sulla “Cenere” di Lazza, al secolo Jacopo Lazzarini; un arrangiamento godibile, originale (firmato Dardust), piccolo accenno di ritornello “Aiutami a sparire come cenere…”; a fine canzone, scende dal palco per portare il mazzo di fiori alla mamma seduta nel pubblico; un gesto in stile “made in Italy”. Lo giustifichiamo, la mamma è sempre la mamma.
Impossibile accontentare boomer, millennials e generazione zeta ma ogni anno Sanremo ci prova, e un po’ ci riesce. Come, non si sa. Sicuramente con una scenografia mai vista prima. e con un’orchestra professionale, a dir poco spaziale!
Chi vincerà? la domanda a cui tutti vorremmo dare una risposta, sarebbe bello azzeccarci e sentirci talent scout!
E ora cambiamo argomento. Arriviamo agli ospiti.
La serata di ieri era molto attesa anche per i Maneskin (che hanno messo un po’ in secondo piano altri ospiti, come la bravissima Annalisa); che dire di loro? o li si ama o li si ignora, non ci sono mezze misure. A me personalmente fanno impazzire.
Urlano? Eccome! caro Maestro Uto Ughi hai perfettamente ragione. Tecnicamente scarsi? Vabbè, non sono fortissimi, ma hanno appeal da vendere, tengono il palco come star. Forse sono ancora acerbi, lasciamo tempo al tempo, per scoprire se sono solo un buon prodotto dell’industria discografica o se davvero hanno quel fattore “x” che caratterizza i grandi. Amadeus li ha presentati come uno straordinario momento rock. Ha suonato con loro sul palco il leggendario chitarrista Tom Morello (lui si che è già nella storia del rock). E hanno letteralmente fatto impazzire l'Ariston. Qualcosa dovrà pur significare!
Personalmente ero già “sazia” e non avevo energie per la combinata Sangiovanni e Morandi su “Fatti rimandare dalla mamma a prendere il latte”; capisco che esistano gli evergreen ma non devono per forza essere riproposti all'infinito; stessa cosa per Ranieri, che aveva già lasciato un buon ricordo la sera precedente.
Un cenno sul “momento serio” affidato alla co-conduttrice della terza serata, la giovane campionessa pallavolista Paola Egonu; con portamento da dea neoclassica fa la sua prima entrata in un fluido abito monospalla color avorio. Appare divertita e a suo agio, anche nelle gag con Morandi. Dice che iniziò a giocare a pallavolo guardando i cartoni animati di Mila e Shiro. A metà serata il suo monologo, sulla discriminazione in senso ampio, sulla capacità di reagire alle avversità e alle sconfitte; parla con modi gentili, sereni, e in chiusura porta ad esempio “Vita spericolata” di Vasco, che da insuccesso a Sanremo è diventata poi una delle canzoni più note dell’artista: dalle sconfitte possono nascere le vittorie più grandi, perdere fa parte della vita e non significa essere dei perdenti! Se ce lo dice una super campionessa c'è da crederci.
Mi chiedo come mai alla conduzione del festival non ci abbiano messo una donna, con Amadeus e Morandi a far da spalla… sarebbe stato un gesto significativo, più delle parole. Magari per il futuro.
Si è fatto tardi, è il momento di passare oltre e, riprendendo la metafora dell'astronave, fare rotta verso Sanremo, fra poche ore inizia la serata cover.
Un consiglio, alle 20:30 per scaldare i motori suggerisco di seguire i "CritiCanti", programma di approfondimento e Critiche 👿Negative e 😉Positive riguardanti il Festival #sanremo, e in collegamento da Sanremo WER RADIO NETWORK www.wrnradio.eu Tutto in live su www.webradioitaliane.it
Avanti a tutta musica!
Voglio dirti come gli steroidi mi hanno aiutato ad aumentare la massa muscolare. Mi sono allenato a lungo, ma i progressi si sono fermati. Ho deciso di provare https://taurussport.com/ steroidi e dopo alcune settimane ho notato una crescita muscolare significativa. Anche gli indicatori di forza sono aumentati. Quindi questo è un ottimo modo per raggiungere un nuovo picco in questo sport.