Si rinvia l’apertura delle discoteche al chiuso. Nel mirino la movida “selvaggia” delle disco all’aperto come la serata al Gattopardo con il deejay Damante.
Con il dpcm del Governo Conte, vista la curva epidemiologica dei contagi, si rinvia l’apertura dei locali da ballo e delle discoteche al chiuso. Sarebbero dovute ripartire oggi 15 luglio, ma poi il premier Conte ha fatto un decisivo dietrofront.
Per fortuna a salvarci ci pensano le discoteche all’aperto che potranno continuare la stagione estiva di musica, nel rispetto delle norme anti-Covid che devono garantire la distanza di almeno 1 metro tra gli utenti e di 2 per chi decide di entrare in pista a ballare.
Cosa che è raro che si rispetti. E la movida “selvaggia” resta ad oggi il problema maggiore.
Non è passata inosservata infatti la serata nella notte tra il 4 e il 5 luglio, quando nella discoteca Il Gattopardo, in Abruzzo, il famoso deejay ed ex tronista di Uomini e Donne, Andrea Damante aveva mixato musica e coinvolto oltre duemila giovani presenti.
La notte si è svolta all’insegna della deregulation a tutti gli effetti, senza rispettare le consuete norme anti-assembramento imposte. Alla serata mancava solo Giulia De Lellis.
Le foto, postate sui social non sono certo passate sotto traccia. Nel mirino i controlli antiassembramento da parte del questore che aveva da subito deciso per la chiusura del locale per 5 giorni.
Per quanto riguardano le disposizioni sugli spettacoli dal vivo, questi invece continueranno a svolgersi nello stesso modo, almeno fino alla scadenza del decreto, prevista per il 31 Luglio.
Il numero massimo degli spettatori al chiuso continuerà ad essere di 200 persone, mentre per gli spettacoli all’aperto, il limite consentito sarà di 1000.
Seppur con tante limitazioni e revisioni, artisti come Max Gazzè e Diodato hanno già programmato i concerti live.
di Paola Pieroni
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