Un mondo dentro una domanda: Benedetta Scandale presenta “Come stai”, che descrive la fine di un’amicizia.
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Un mondo dentro una domanda: Benedetta Scandale presenta “Come stai”, che descrive la fine di un’amicizia.


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Ci sono domande che arrivano quando il silenzio è diventato troppo grande per essere ignorato. “Come stai?” è una di quelle.

Nel nuovo singolo di Benedetta Scandale, in collaborazione con SindroMe, questa semplice frase diventa il punto di partenza per raccontare la fine di un’amicizia e la distanza che il tempo sa creare senza fare rumore. Un brano pop contemporaneo, intimo e sospeso, che mette al centro le voci, i respiri e le emozioni non dette, accompagnando l’ascoltatore in una conversazione

che non cerca risposte definitive, ma nuovi inizi.



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1. Come ti senti oggi con l’uscita del nuovo singolo?


A prescindere da come andrà a livello di ascolti, sono felice di aver fatto uscire questo pezzo prima di tutto per me stessa, perché ne avevo davvero bisogno. È una canzone che volevo scrivere da tempo e oggi è finalmente fuori: solo questo, per me, significa tantissimo.


2. Com’è stato collaborare con Sindrome?


Con Sara è stato naturale entrare subito in sintonia. Cercavo un featuring femminile proprio per creare una sorta di risposta emotiva all’interno del brano. Ha colto immediatamente il messaggio della canzone e il suo punto di vista ha aggiunto profondità alla storia, dando voce all’altra metà del dolore e portando una verità che sentivo necessaria.


3. Se “Come stai” fosse un colore, quale sarebbe?


Non saprei spiegare esattamente il perché, ma per me “Come stai” è rosa e viola. Sono i due colori che mi vengono in mente ogni volta che penso a questo brano.


4. Qual è il verso del brano che ti rappresenta di più?


“Il silenzio nasconde sempre qualcosa che ci importa” è la prima frase che ho scritto quando ho iniziato a comporre il pezzo. La sento molto vera: il silenzio, il non voler più parlare con qualcuno, nasconde quasi sempre un sentimento forte.


5. Durante la registrazione c’è stato un momento epico o buffo?


Sicuramente il “parapampampam”. Abbiamo deciso di inserire questa onomatopea per rappresentare la tachicardia. All’inizio mi faceva ridere e pensavo di toglierla, invece alla fine ho scelto di lasciarla: era nata insieme al brano e, in qualche modo, alleggeriva una canzone dal significato per me piuttosto pesante.


6. La prima cosa che vorresti che i fan dicessero ascoltando la canzone?


Spero che si sentano compresi. Racconto un’esperienza che, purtroppo o per fortuna, quasi tutti viviamo almeno una volta nella vita. Mi piacerebbe che ascoltando il brano pensassero: “Sì, ci sono passato anche io” e che questo li aiuti a fare pace con una delusione.


7. L’emoji che descrive “Come stai”?


🗒️🪥

Un bloc notes e uno spazzolino


8. Ci sarà un video speciale? Puoi spoilerarci qualcosa?


Il video è già uscito sui miei canali social: è un reel di un minuto e mezzo che racchiude tutto il senso del brano. Ho amato girarlo e amo ancora di più il risultato finale.


9. L’immagine del lavandino aperto con gli spazzolini: che scelta artistica rappresenta?


Rappresenta quei rapporti talmente intimi e profondi che l’altra persona ha persino il suo spazzolino a casa tua. Un dettaglio semplice, ma carico di significato.


10. Se potessi cantarla in un posto da sogno, dove sarebbe?


Amo gli house concert. Mi piacerebbe tantissimo cantare Come stai in un contesto così intimo, a stretto contatto con le persone.






 
 
 

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