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Immagine del redattoreLuigia Tamburro

Con “All’improvviso”, Charlotte ci racconta la bellezza della vita e la sua imprevedibilità.


Illustrazione di Sara Natarella.

Benvenuti a Webradioitaliane, oggi vi presenteremo un'artista molto particolare, ma lasciamo a lei la parola per spiegarci nel dettaglio di cosa si occupa. Siete pronti?

Lei è Sabina Esposito, in arte Charlotte.


Intervista a cura di Riccardo Russo.


R. Russo:

Charlotte è un'artista poliedrica, fa di tutto: dalle produzioni musicali a cantautrice.

Comunque io inizio dicendoti che adoro e invidio i tuoi capelli...


Charlotte:

Prima li avevo blu, adesso li ho voluti cambiare in viola.

R. Russo:

E allora la domanda è d'obbligo! Come mai li hai cambiati?


Charlotte: La svolta è avvenuta dal primo lockdown, è esploso dentro di me qualcosa.


R. Russo:

Tu vivi in un posto straordinario...


Charlotte:

Sì, sono di Pantelleria, un'isola meravigliosa. D'estate è bellissima. D'inverno è un pochino più malinconica, ma per chi ama la natura e la meditazione è molto bello viverci.


R. Russo:

Nel periodo invernale scopri un'altra faccia di questo luogo, scopri un rapporto con la terra estremo, quasi selvaggio. Dato che durante il covid sei dovuta rimanere a casa, è stato più difficile tra quattro mura?


Charlotte:

No, dipende tutto da come impieghi il tempo secondo me. Ti puoi trovare anche in America, però se non fai quello che vuoi e quello che ti piace...non è il posto che conta ecco. Io ti dirò, in quest'isola io non riesco mai ad annoiarmi, perché faccio tutto quello che mi piace.


R. Russo:

Quando è iniziata la tua passione per il canto?


Charlotte:

Io mi definisco una ragazza/donna fuori dagli schemi. Non sono la classica ragazza che dice, cantavo fin da piccola. Ascoltavo molta musica quello sì, tanto che i miei genitori mi regalarono un portacassette con dentro tutte le canzoni dei cantautori. Questo forse ha stimolato in me la creatività, così che a 7 anni scrivevo già poesie in rima baciata e alternata, però è finita lì.

Nel frattempo ho studiato ragioneria e mi sono inserita nell'attività di famiglia.

Ho iniziato ad approcciarmi al mondo della musica quando ho incontrato il mio compagno che fa parte di una famiglia di musicisti. Lui mi ha consigliato di studiare musica e ad imparare a suonare uno strumento. Io pensavo che fosse una follia iniziare a 25 anni. Poi ho aggiunto anche il canto e si è acceso qualcosa che non pensavo di possedere.

Dopo ho venduto l'attività di famiglia e sono andata a studiare fuori, dove ho frequentato l'Università di Mazara. Mi sono iscritta all'indirizzo di canto, musica e spettacolo, scienze e tecnologie del suono.


R. Russo:

Quando le tue rime baciate hanno iniziato ad essere musicate?


Charlotte:

Quando ho frequentato l'università di musica, i primi tempi durante le lezioni di pianoforte. Invece di scrivere poesie ho iniziato a scrivere canzoni. Io scrivo quando mi immedesimo in una situazione, non è che scrivo così dal nulla. Se penso di dover scrivere una canzone mi esce qualcosa che non mi piace, invece quando mi arrivano degli input durante i momenti più insoliti della giornata, allora devo bloccare quello che sto facendo: ad esempio se durante la notte mi vengono in mente delle frasi ad effetto, mi devo alzare e scriverle.


R. Russo:

Quando scrivi il testo, poi riesci subito a trovare la melodia?


Charlotte:

No, ho bisogno di chi mi aiuta a comporre la musica.


R. Russo:

Raccontaci il tuo flusso di lavoro...


Charlotte:

Di solito, quando la notte non prendo sonno è perché la mia mente elabora delle frasi che devo assolutamente scrivere su un foglio. Poi il giorno dopo va a finire che non scrivo niente, così come può essere che mi rimetto sul testo e scrivo tutta la canzone. Poi alla fine canticchio qualcosa e chiamo qualcuno che mi può aiutare per comporre la musica ecco.


R. Russo:

Come avviene l'arrangiamento?


Charlotte:

Io e l'arrangiatore collaboriamo insieme e sono solita farmi anche consigliare cosa è meglio per quella canzone.


R. Russo

Ci presenti il tuo inedito?


Charlotte:

Vi presento il mio primo inedito, si chiama all'improvviso, è stato scritto su un autobus in 45 minuti, tutto di getto.



R. Russo:

Incredibile destino...alla fine ci hai raccontato la tua storia, quella che ci avevi accennato prima no? Questa canzone parla di te e del tuo compagno...


Charlotte:

No, può sembrare...dipende a chi arriva, perché parla di quando attraversiamo dei momenti bui, ma così bui, che ci sembra quasi un errore essere nati, ma poi quando pensi che niente e nessuno ti possa sollevare, arriva qualcuno o qualcosa che ti salva...la bellezza della vita. Può essere la musica, una persona, il ritrovamento di una fede.


R. Russo:

Tu non vuoi dirci chi è per te questo incredibile destino?


Charlotte:

Io l'ho scritta su un autobus, mentre andavo ad un concorso di recitazione nell'università che frequentavo. In uno di questi miei soliti viaggi, mi è successo per la terza volta un evento che mi ha salvato e mi sono detta che non poteva essere più un caso.


R. Russo:

Una sorta di visione mistica della svolta che bisogna avere nella vita no?


Charlotte:

Sì...è una sorta di augurio anche per le persone...la bellezza della vita è nella sua imprevedibilità. Quei 5, 10 secondi che ti blocchi e pensi: ma veramente sta accadendo questo?


R. Russo:

Cosa vorresti dire a chi magari vuole intraprendere questo percorso?


Charlotte:

Io ho una scritta sul muro della mia stanza "Persegui il tuo obiettivo, sempre".


E noi aspettiamo altri nuovi progetti di Charlotte, che sappiamo sono in programmazione. Tra l'altro è entrata a far parte del nostro gruppo di blogger di Webradioitaliane e, quindi, seguite anche i suoi articoli.








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