Dopo il successo a Napoli e a pochi giorni dalla replica a Roma e Milano, Gigi D'Alessio e Nino D'Angelo portano il loro spettacolo anche fuori dall'Italia: “Figli di un Re Minore” arriva infatti in Svizzera e in Germania con 3 date nel settembre del 2020.
La coppia napoletana, che pochi mesi fa si è ritrovata insieme per la prima volta sul palco, sarà esattamente l'11 settembre a Zurigo, il 12 a Sindelfingen (nei dintorni di Stoccarda) e il 13 a Düsseldorf.
I nuovi concerti arrivano dopo il triplo appuntamento all’Arena Flegrea di Napoli dello scorso settembre e il bis con la doppia data al Palapartenope di dicembre.
Prima di spostarsi oltre il confine, mancano ancora gli appuntamenti del 20 gennaio al Mediolanum Forum di Assago (Milano) e del 24 gennaio al Palazzo dello Sport di Roma.
Scopriamo insieme il nuovo album dell'artista partenopeo
Quello che colpisce di questo nuovo lavoro del cantante sono i featuring che sottolineano ulteriormente la voglia di Gigi D’Alessio di sperimentare e liberare la sua versatilità.
La tracklist si apre con Domani Vedrai, singolo che ha anticipato l’uscita del disco. Un brano che mescola neomelodico ed elettronica, dando una nuova veste, giovanile e più fresca, alla musica del cantante napoletano.
Le sonorità, così distanti da quelle con cui D’Alessio si è fatto conoscere, si inseriscono però perfettamente in questo nuovo capitolo creativo dell’artista.
Gigi D’Alessio torna subito a farci ricordare i suoi grandi classici, con la romantica e sensuale Non Solo Parole, con Giusy Ferreri. Un brano sognante che ben si lega alla tradizione del cantante.
L’artista riesce a far cantare in napoletano proprio tutti: in L’Ammore a cimentarsi con il dialetto è Fiorella Mannoia. I due danno grande intensità a un brano che parla della forza dell’amore, che “primme te mette a luna miez’e mmane e poi te le va a luce dint’o core”.
In La Milano da Bere, il cantante si cimenta in campi che potremmo definire inesplorati, con una canzone ricca di immagini sul capoluogo meneghino. Dagli “ape” il sabato sera ai “navigli che sembrano Saint-Tropez”, Gigi D’Alessio riassume, in chiave ironica, diversi luoghi comuni sulla città. A rendere questo brano, tra trap e ritmi latini, ancora più accattivante e coinvolgente c’è Emis Killa.
Se i featuring non fossero abbastanza di spessore, D’Alessio chiama a rapporto Luchè, uno dei rapper più popolari e influenti della scena rap italiana. I due, in Come Me, dipingono atmosfere malinconiche e struggenti. Dopo aver toccato la trap e l’elettronica, Gigi D’Alessio sceglie un sound reggae giamaicano per Quanto Amore Si Dà, la sua collaborazione con un altro rapper, Guè Pequeno. Tra spagnolo e napoletano, i due raccontano di un amore carnale molto coinvolgente.
A chiudere la tracklist di Noi Due c’è un’inedita interpretazione di Non Dirgli Mai (20 Anni Dopo), uno dei brani più famosi di Gigi D’Alessio, realizzato insieme alla London Symphony Orchestra per celebrare i vent’anni del brano.
Gigi D’Alessio firma un disco d’inediti che lo mostrano al suo pubblico in una veste più contemporanea.
Un artista legato alla tradizione, ma aperto alle nuove sonorità e consapevole di poter utilizzare i generi più forti in questo momento per arrivare a un pubblico sempre più ampio.
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