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“Il mare e la pioggia” di Denise Melies

Il mare e la pioggia” ti rapisce fin dalle prime pagine arrivando alla fine senza neanche essertene accorto. È un romanzo di formazione strutturato per un pubblico di giovani dai quattordici anni, ma vi assicuro che, anche chi ne ha qualcuno in più, potrà apprezzarlo per la sua freschezza e semplicità a livello stilistico.


La storia narrata è realistica e la vita dei protagonisti viene scandita da sentimenti che maturano nel tempo che passa inesorabile.

Andrea e Cristiano sono legati da un rapporto di amicizia sincero e la loro ingenuità subirà, come è naturale, un’evoluzione. Cresceranno e scopriranno lati di sé nascosti e alla fine prenderanno decisioni facendo i conti con il presente.


“Il mare e la pioggia” affronta il conflitto tra generazioni e il conflitto tra coetanei, con delicatezza ci rende partecipi della nascita di sentimenti puri e acerbi, infine ci fa emozionare leggendo delle costanti delusioni che Andrea suo malgrado subisce. C’è però un punto fermo nella narrazione di Denise Melies: l’amicizia quella incondizionata, quella che nasce tra due giovani ragazzi apparentemente molto diversi, ma legati da un profondo senso di solitudine.


Quella solitudine che ti logora dentro, non richiesta, non cercata. La solitudine che rende schivo Andrea e forse Cristiano più maturo. Il loro incontro, del tutto casuale, sarà il momento dal quale partirà la loro inconsapevole evoluzione verso la vita che si sceglieranno in parte.


Crescere vuol dire soprattutto prendere delle scelte importanti tenendo in considerazione molti fattori impensabili fino a qualche anno prima. Andrea e Cristiano si ritroveranno ad un punto della vita in cui la consapevolezza della loro scelta farà capire loro il vero significato delle esperienze vissute e si ritroveranno, senza rendersene conto, già grandi.

 La paura della solitudine e la continua ricerca dell’approvazione del mondo non contamineranno completamente il ricordo che, nonostante tutto, rimarrà nelle menti di Andrea e Cristiano.


La felicità secondo molti sta nelle piccole cose e negli imprevisti e il ricordo di essi non deve essere vissuto con malinconia, ma sorridendo.

La tristezza, l’insoddisfazione, la paura e la solitudine di giovani ragazzi sono raccontati attraverso le vite di Andrea e Cristiano, due ragazzi come tanti e magari, alcuni dei lettori si rispecchieranno nelle loro vicende.


Concludendo, “Il mare e la pioggia”, è un romanzo realistico che non si perde in descrizioni superflue mantenendo il ritmo della lettura coinvolgente proprio perché affronta problemi di giovani come tanti.

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