Conosciamo meglio Michelangelo Di Gennaro
- Lucia Zoldan

- 6 nov
- Tempo di lettura: 4 min
Il nome di Michelangelo Di Gennaro mi è stato proposto con l’intenzione di promuovere i suoi libri, così, tempo fa, ho deciso di esplorare il mondo di un artista al quale piace definirsi il divulgatore.
Nel blog Let’s Go to the Magazine sono già state pubblicate tre recensioni dei suoi libri:
recensione “Il Divulgatore di Poesie”
recensione “Non c’è mai abbastanza tempo… per vivere tutto il tempo della vita”
recensione “Gargolla e l’Ordine dei Guardiani”
Questo articolo è il frutto di una lunga intervista telefonica durante la quale Michelangelo Di Gennaro ha voluto soffermarsi su alcuni punti. La sua richiesta di ottenere un altro articolo è stata quindi accolta al fine di dare un contributo alla sua attività artistica che lo vede autore, oltre che di libri, anche di alcune canzoni.
Utilizza una strumentazione professionale e, non essendo un musicista, ha deciso di sfruttare un software di programmazione, in pratica un sintetizzatore di musica digitale. Dopo aver campionato la voce tale software crea la base rispettando le impostazioni scelte e/o create da Michelangelo.
Questo tipo di incisione della musica non è certo il classico studio di registrazione ma è pur sempre un metodo spesso valido per dare libero sfogo alla propria creatività. Michelangelo Di Gennaro, inoltre, si avvale dei servizi offerti dal distributore di musica indipendente DistroKid.
Finora ha composto sei canzoni:
• Mogio, la metà del mio cuore
• Il sorriso di Alessia
• Amare te (voce di Michele Di Gennaro)
• Amo la vita
• Ginnica Jenny (voce di Anna Jennifer Cardi)
• Doctor Who, who are you? (voce di Anna Jennifer Cardi)
L’autore sostiene che le sue sono collaborazioni amichevoli che vanno oltre la pubblicità reciproca e possibili lati positivi che ne possono derivare.
Essendo un animo disinteressato tutto quello che offre lo dona senza un tornaconto personale, possiamo comunque tranquillamente ammettere che, anche in rapporti non strettamente professionali, un po’ di sana pubblicità non guasta.
Cerchiamo di capire allora il fantastico mondo di Michelangelo Di Gennaro e della rete di contatti che si è costruito seguendo un disegno che solo lui conosce.

Michelangelo Di Gennaro
L’amicizia con i Bee Hive Reunion
Nel lontano 2002 Michelangelo aveva una sorta di blog dedicato ai Bee Hive e, con sua grande sorpresa, fu notato da Manuel De Peppe, da lì ebbe inizio il lungo rapporto di amicizia tra Michelangelo e i Bee Hive Reunion.
Per qualche anno si sono tenuti in contatto con telefonate, e-mail e videochiamate e, solo nel 2005, in occasione del primo party dedicato alla Reunion dei Bee Hive, hanno avuto la possibilità di incontrarsi di persona. Per Michelangelo deve essere stata sicuramente una forte emozione che ha rafforzato il suo sincero interesse per la band.
Ad oggi collabora nella gestione delle loro pagine Instagram e Facebook dando dei consigli e degli spunti anche riguardo la promozione e la comunicazione, il tutto in amicizia. È talmente tanto amico dei Bee Hive Reunion da esser stato definito scherzosamente il sesto Bee Hive Reunion (gli è stata regalata addirittura una targhetta).
L’amicizia con Maria Patavia
Tutto ha inizio nel 2009 quando Michelangelo e Maria Patavia si sono conosciuti grazie al Forum dedicato ai Bee Hive, entrambi appassionati dei mitici anni ‘80 hanno fatto presto amicizia, così nel 2020 Maria si è proposta per scrivere il libro dedicato alla band. Dopo uno scambio di contatti, interviste e chiacchierate nel 2022 è stato pubblicato “Be Happy, Bee Hive!: una storia di sogni in musica”, riedito nel 2025, aggiornato e migliorato.
“Cento racconti più uno”, ancora in fase di revisione, sarà un libro di cento racconti: cinquanta scritti da Michelangelo Di Gennaro, cinquanta da Maria Patavia e l’ultimo scritto da entrambi gli autori. Inoltre sei dei cento racconti hanno avuto una ideazione molto curiosa: tre iniziati da Michelangelo e terminati da Maria e tre iniziati da Maria e terminati da Michelangelo. Il libro sarà pubblicato entro la fine di dicembre.
Altra collaborazione degna di nota è quella con A6 Fanzine, rivista cartacea e web di fumetti, musica, racconti, poesie, arte e cultura: si concretizza con la pubblicazione da parte di Michelangelo di una poesia o di un racconto inedito.
Leggendo queste parole ci si rende conto di quanto sia importante per un artista - ai primi anni di esperienza nel mondo della scrittura - crearsi giorno dopo giorno una buona base di contatti che in futuro potrebbero rivelarsi validi mezzi di fruizione delle sue opere.
Il punto di partenza di Michelangelo Di Gennaro è stato ed è il piacere di divulgare e di condividere, per questo il suo messaggio positivo per chi vuole iniziare a scrivere è: “Pubblicate per il piacere di pubblicare, senza alcuna aspirazione economica”.
Io aggiungerei a queste parole anche di seguire la scelta di Michelangelo e tutelarsi a livello legale e artistico attraverso l’iscrizione a società che gestiscono il diritto d’autore.
La paura più grande di Michelangelo può essere riassunta riportando le sue stesse parole:
“Ciò che mi fa paura è la vita. La amo profondamente, perché è un dono prezioso, ma porta con sé una dualità che mi inquieta. Ci offre tanto, ma ci toglie altrettanto. Ci regala presenze significative, solo per privarci di esse nel tempo. Inoltre, il suo continuo mutamento è spesso per me fonte di ansia. Quindi per me questa fragilità e incertezza rendono la vita sia affascinante che spaventosa”.
Il desiderio nel cassetto? Avvicinarsi a una realtà editoriale strutturata e riuscire a continuare a scrivere e a fare in modo che le sue opere vengano lette e apprezzate da un pubblico sempre più vasto.









Commenti