È capitato sicuramente a ciascuno di noi di avere dei brividi durante l'ascolto di una canzone oppure un nodo alla gola, da costringerci a deglutire con forza. Come può una canzone riuscire a trasmettere sensazioni così forti? La risposta sta' in parte nell'artista ed in parte in noi che l'ascoltiamo.
Per essere un' artista non basta solo saper cantare bene. Essere un artista equivale anche ad essere interprete, voce ed emozione. Essere "interprete" significa saper liberare la propria storia e avere il coraggio di raccontare il proprio io: riuscire ad arrivare a chi è oltre al nostro punto di vista.
Bisogna, a mio parere, essere voce, suono e vibrazione seguendo il nostro stato d'animo senza provare vergogna di mettere a nudo i propri sentimenti.
Può sembrare banale, ma se siamo calmi, per esempio, le frequenze canore scendono, si abbassano, facendo ottenere una voce calda, ma se siamo agitati il suono salirà, risulterà più squillante.
Emozione in primis!
Le emozioni, di conseguenza, sono legate alla voce, dipende tutto da come le viviamo, per esempio, un tradimento, una delusione ecc... determinerà un'emozione che potrebbe condizionare la nostra voce in futuro. La base del nostro suono e quindi del tono della voce, è la combinazione dei suoni ascoltati. Attraverso la musica ci si libera dalle emozioni, dalle cose che nella vita quotidiana non sappiamo raccontare. Cantiamo per raccontarci, per essere veri. Il cantante ed il musicista devono cantare e suonare ciò che sono.
Esprimiamo cantando ciò che siamo veramente. Essere artisti è uscire sul palco "nudi", essere credibili, la gente deve ascoltare la verità. Quindi la musica può anche essere terapeutica, ma soprattutto rende chi canta, o suona, "speciale" perché riesce a "donare" un pezzo di sé, raccontando la propria storia. Quindi, la prossima volta che proverete un'emozione sentendo o cantando un brano sappiate che ciò sta accadendo perché state ascoltando il vero suono dell' artista: il suono della sua anima.
Vi voglio dire qual'è la canzone che mi ha provocato questo tipo di emozione, un'emozione che ancora oggi provo sia quando la canto che quando l'ascolto. Il brano a cui mi riferisco è "C'è tempo" di Ivano Fossati. In questa canzone ogni strofa rappresenta una diversa sensazione, inizia con la disillusione e la delusione:
"Dicono che c'è un tempo per seminare
e un altro che hai voglia di aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare ."
Il testo continua con la sensazione poi dell' attesa, del rammarico ma termina con quello della speranza, che costa fatica guadagnarsela:
"Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
Io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare".
Vi confesso che la versione di Fiorella Mannoia mi ha particolarmente colpito.
Qual'è, invece, la canzone che ha emozionato voi?
Commentaires