Marracash /Lei (non credo che esista)
- Lucia Zoldan
- 3 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Marracash sogna un amore ideale che si può toccare solo nei pensieri migliori di un uomo fra tanti.
Se ciò esista non è dato saperlo, l’unica cosa che so è che Marracash con Lei mescola la sporca realtà col desiderio più vero e puro di un uomo che vorrebbe essere innamorato.
Senza appartenere a nessuno e senza regole la speranza di vivere lei, lei che non si può definire e a mala pena descrivere.
Il monito: non credo che esista, non credo che esista renderà la sorpresa ancora più surreale e sfiorarla prima di svegliarsi confermerà l’amore spregiudicato.
Lei che ipnotizza con la sua voce, lei che sa intrappolare un pensiero e liberarlo senza chiedere spiegazioni e prove.
Sa giocare con la fantasia senza seguire logiche o strategie, sa amare senza legare alcuno. È la descrizione di un amore che non credo che esista.
Tanta libertà e verità spaventano anche il più forte perché spesso si decide di non tuffarsi nell’infinito oceano profondo e nero dell’estasi e dell’incoscienza di vivere l’ignoto.
Marracash ha colto nel segno, diretto, esplicito, sintetico. Lei o piace o non piace, c’è poco da dire.
Con Lei racconta una relazione talmente effimera da sembrare reale quanto la sua fine. Ma qual è il problema di fondo?
L’accettazione che probabilmente in questa vita non siamo in grado di raggiungere la nostra anima. Senza nome, senza un perché, senza una meta è una costellazione che ci guarda e non si ferma.
Il corpo si libera in una danza improvvisata dando un senso a un insieme di pelle e ossa che presto svanirà.
Perché darle un nome? Non è utile, non è necessario. Nessun vincolo, nessun ricatto, nessuna paura se non quella di volare oltre l’alba.
Se all’alba svanirà allora non è mai esistita o magari c’è ancora e basta trovarla?
Marracash canta “non credo che esista” perché vuole volare basso e non bruciarsi ma allo stesso tempo vuole lasciarsi impressionare da tanta bellezza ancora da vivere.
Il lusso è l’amore e andare oltre i rapporti preconfezionati dalla società rende le persone a rischio di una fine tragica ma dannatamente vera.
Un amore così forte probabilmente sopravviverà ma non è dato saperlo, nessuno può prevedere le sorti di un equilibrio solo immaginario.
Marracash sa che non può cadere sempre sul morbido e l’idea di sfracellarsi contro il cemento non lo entusiasma così si ripete: non credo che esista.
Intanto però le dedica una canzone e le sue parole sono così vere da far paura.
In ogni caso se dovesse esistere non sarebbe un problema.
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