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“Notte Clandestina”: il nuovo singolo di Tempest T che accende l’estate tra provocazione, libertà e vibrazioni urban.


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“Notte Clandestina” è più di un brano: è un manifesto di libertà sensuale e provocatoria.

Con una cover che grida beach party, inclusività e trasgressione, l’artista ci invita in un mondo dove ogni limite si dissolve sotto il ritmo incalzante della musica.

È una “notte” che si vive anche di giorno, nel sole di una spiaggia ma con l’anima ribelle e notturna di chi cerca qualcosa fuori dalle regole.


Un’estetica a metà tra il vintage da CD e il nuovo underground italiano. Imperdibile.



- di dove sei e come la tua città ti ha influenzato artisticamente.


🎤 "La mia musica nasce dal desiderio di far sentire una voce, anche da un piccolo paese come il mio."


Mi chiamo Tommaso Zoccatelli e vengo da Bevilacqua, un piccolo paese in provincia di Verona. Crescere lì mi ha sempre fatto sentire il bisogno di dimostrare che anche da luoghi poco conosciuti può nascere qualcosa di bello, autentico, forte. Questo senso di sfida ha plasmato la mia visione artistica e mi ha spinto a voler far conoscere la mia musica.


- Raccontaci il tuo percorso musicale dalle origini fino ad oggi.


Ho cominciato ad ascoltare musica da bambino, alle elementari. Ricordo che passavo ore col walkman, scegliendo le canzoni migliori, quasi perdendomi in quel mondo. Dopo il liceo classico europeo e la laurea in farmacia, ho sentito che era arrivato il momento di far uscire qualcosa di mio. Così è nato il progetto musicale che coltivavo da tempo, e ho deciso di iniziare con “All In”, il mio primo singolo. Era un modo per dire: "Ci sono, voglio mettermi in gioco completamente".


- Quando hai capito che fare l’artista era la tua strada? C’è stato un evento in particolare che te lo ha fatto comprendere?


Una tappa fondamentale per me è stato il viaggio di volontariato in Perù. Lì ho compreso che la musica non era solo una passione, ma una parte profonda di me. È nata l’idea di tornare in quel luogo, un giorno, con l’obiettivo di portare qualcosa in più: aiuto, speranza, magari proprio attraverso la musica.


- Raccontaci l’iter del processo creativo che segui per la creazione di un brano e da cosa ti lasci ispirare.


Quando compongo, parto da una melodia che sento nella testa o da un suono che mi colpisce per strada. Mi metto al computer col producer, creiamo una base e poi chiudo gli occhi. Lascio che le immagini e le emozioni diventino parole, suoni, storie. È un processo spontaneo, quasi viscerale.


- Descrivici il brano “Notte Clandestina”, di cosa parla e come ti è venuta l’idea del testo.


“Notte Clandestina” è una canzone che mi sta particolarmente a cuore. Racconta una storia d’amore, di tradimento e di perdono. Ma soprattutto parla di libertà, rispetto e autenticità. Il testo, scritto insieme a Daniela e Simona, racconta la relazione tra due donne — un tema ancora spesso guardato con pregiudizio. Volevamo dare dignità e luce a questo tipo di amore, con delicatezza ma senza filtri. Il videoclip, girato da Andrea Bufi sulla spiaggia di Sottomarina, racconta visivamente questa storia, con uno stile che mescola storytelling e leggerezza.


- Come si struttura una tua performance dal vivo?


Dal vivo mi piace portare in scena una sequenza di brani che parlano d’amore, di esperienze personali, di concetti profondi. Ma sempre con un linguaggio diretto, semplice. Voglio che chi mi ascolta si senta coinvolto, che trovi un pezzo di sé in quello che canto.


- Raccontaci una tua giornata tipo.


La mia giornata è divisa tra il lavoro in farmacia, l’allenamento fisico e la musica. Non manca mai il volontariato: sono consigliere comunale e credo nel fare qualcosa di concreto per il mio paese. È un equilibrio faticoso, ma stimolante.



- C’è qualche artista del passato da cui hai preso ispirazione?


Dal punto di vista musicale, mi ispiro a artisti come Fabri Fibra, J-Ax, Fred De Palma e Vasco Rossi. Mi piace mescolare i generi, lasciarmi influenzare senza etichette. Anche il look segue questa filosofia: mi adatto alla situazione, ma cerco sempre di rimanere fedele a me stesso.


- Come gestisci l’ansia da prestazione prima di una performance?


Ora mi sento bene in questo periodo musicale. È fertile, pieno di idee e possibilità. L’ansia da prestazione? La gestisco facendo delle prove prima di salire sul palco... ma poi, quando ci sono, tutto diventa naturale. Mi sento nel posto giusto.






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jonsen
04 ago

Energia urbana, jogging notturno, allenamento sul lungofiume o stretching al parco: lo sport sta sempre più uscendo dalle mura della palestra, diventando parte di uno stile di vita libero e attivo. L'estate è particolarmente stimolante per il movimento: alcuni scelgono le gite in bicicletta, altri lo yoga mattutino all'aria aperta. Per chi prende sul serio il recupero e il mantenimento della forma, è utile riflettere in anticipo sull'approccio. Alcuni atleti scelgono soluzioni mirate, come il acquista peptide bpc 157 online IT, come parte di una strategia di allenamento e riabilitazione ben ponderata. È importante non solo muoversi, ma anche supportare il corpo in tutte le fasi, con attenzione, rispetto e conoscenza.

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