Surfin' Heaven, addio a Brian Wilson

«Con il cuore spezzato annunciamo che il nostro amato padre Brian Wilson è scomparso. Non abbiamo parole. Vi chiediamo di rispettare la nostra privacy in questo momento di lutto. Sappiamo che stiamo condividendo il nostro dolore con il mondo. Love & Mercy».

Con queste parole, affidate ad un post Instagram, la famiglia di Brian Wilson ha comunicato al mondo la scomparsa del leggendario cofondatore dei Beach Boys.

Nato nel 1942 dimostrò sin da piccolissimo un innato talento per la musica e, ben presto, insieme ai fratelli e ad un cugino si impose nel panorama musicale americano miscelando il Rock'n'Roll con il Pop ed entrando nella storia della musica con brani come "Surfin' Usa", "Surfer girl" e "Fun,fun,fun".

Il successo commerciale, per fortuna, non lo appagava e, così, grazie alle sua capacità di arrangiatore e alla sua voglia di sperimentare diventa uno "sciamano" del suono muovendosi tra orchestrazioni immaginifiche, armonie vocali impensabili e utilizzo di "strumenti musicali" non convenzionali (bottiglie di Coca Cola usate per le percussioni per dirne una); è così che, anche grazie all' uso smodato dell'LSD, ingrediente fondamentale per la sua creatività per sua stessa ammissione, arriva a concepire "Pet Sounds", disco che come spesso accade venne accolto malissimo vendendo pochissime copie rispetto alle previsioni ma che, col tempo, viene rivalutato e, ad oggi, viene sempre inserito nelle charts dei migliori album di tutti i tempi, per alcuni IL migliore di tutti i tempi.

Se da una parte ne hanno aumentato la creatività, eccessi, cocaina ed LSD, dall'altra hanno acuito i suoi già conosciuti problemi di salute mentale, disturbo schizoaffettivo e lieve depressione furono la diagnosi.

Da qui in poi una vita di alti e bassi, tra discese all'inferno accompagnato da droga e alcol e repentine risalite sia da solista che con i Beach Boys, fino ad oggi, il giorno in cui si è spento, il giorno in cui è andato a surfare in Paradiso.

R.I.P Brian