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Una goccia che scava la roccia: Jenni Gandolfi e la sua profonda "Tregua di natale 1914"

Aggiornamento: 4 mar 2022



Un' artista molto particolare quella che vi presento oggi. Lei è una cantautrice e si chiama Jenni Gandolfi. Una persona molto luminosa e solare, come la luce del salone da cui si presenta a noi di Webradioitaliane.


Intervista a cura di Riccardo Russo.


R. Russo:

Da dove ci digiti?


J. Gandolfi:

Da Mantova.


R. Russo:

Tu sei una cantautrice...questo è un valore aggiunto...


J. Gandolfi:

Certamente...ho fatto tantissime cose...vedete la parete dietro? Ne ho altre tre piene di riconoscimenti e premi di tutto quello che ho fatto.


R. Russo:

Parliamo delle tue produzioni...curi tutto tu?


J. Gandolfi:

No, in realtà i brani partono da me. Io scrivo la melodia e le parole delle mie canzoni. Il resto è curato e arrangiato da Raffaele Montanari della PMS Studio che è la mia etichetta discografica. Ho scritto almeno cento canzoni e pubblicate molte. Alcune sono state anche cantate dai miei allievi. Sono canzoni che prendono spunto dalla vita reale, che riguardano me personalmente, ma anche la storia di altre persone che mi colpiscono.

Ho iniziato a scrivere a 20 anni e nel momento ho cominciato mi sono sempre più raffinata a scriverle. Se sono ispirata riesco anche a scrivere 3 o 4 brani in una settimana. Poi magari mi capita il periodo in cui non scrivo niente.

Nel frattempo sono una studentessa di psicologia. Sono musicoterapeuta ed ho una vita molto intensa. Forse è anche per questo che mi vengono così tanto in mente le canzoni, perché vivo tante emozioni, incontrando tante persone diverse, anche con patologie.


R. Russo:

E' molto più difficile scrivere su se stessi o ammettere di scrivere su se stessi?


J. Gandolfi:

è molto semplice scrivere di se stessi, ma io preferisco scrivere per gli altri. Gli altri si devono immedesimare in quello che scrivo.


R. Russo:

Quali sono gli argomenti di cui tratti nelle tue canzoni?


J. Gandolfi:

Più le storie sono drammatiche e più mi colpiscono e destano la mia attenzione. La settimana scorsa sono rimasta colpita dall'anniversario della Costa Concordia e quindi mi è venuta una canzone su Giuseppe Girolamo, che ha lasciato questo mondo per salvare una famiglia.


R.Russo:

Presentaci il tuo brano...


J. Gandolfi:

Il brano è 1914 Tregua di natale che ho scritto nel periodo natalizio, perché sono rimasta colpita da un avvenimento che è successo tra la vigilia ed il natale stesso. I soldati britannici e tedeschi deposero le armi per improvvisare una partita di calcio.



PROFILI SOCIAL:

INSTAGRAM: Jenni Gandolfi


R. Russo:

C'è un richiamo al cantautorato italiano, da De André in poi...


J. Gandolfi:

Sì, io mi ispiro molto a lui, è il mio maestro.


R.Russo:

Anche la modalità del cantastorie...


J. Gandolfi:

Sì, perché è un diverso modo di raccontare.


R. Russo:

Ho come la sensazione che tu vada alla ricerca dello stupore.


J. Gandolfi:

Il mio è un ottimismo malinconico. Vado a scavare nelle emozioni profonde. Vado a cercare nella parte sommersa dell'iceberg.


R. Russo:

Quando costa un inedito?


J. Gandolfi:

La realizzazione di un inedito a me costa nella preparazione, ci metto tanta energia. Quanti pianti per una canzone...ci soffro molto per un brano.


R. Russo:

Cosa consiglieresti a chi come te ha voglia di inserirsi in questo mondo?


J. Gandolfi:

Ci vuole tanta fatica. Io sono vent'anni che lavoro nel campo e dopo vent'anni è arrivata la mia prima proposta discografica seria. Devi essere tu a farti vedere, a fare serate e a partecipare a dei concorsi.




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