“Sono libero e appartengo solo alla bellezza…
- Luigia Tamburro
- 14 ore fa
- Tempo di lettura: 7 min
In un tempo che corre senza guardarsi indietro, scelgo di camminare nel mondo, portando con me solo ciò che conta: la musica, i sogni, il silenzio.
Non è una fuga, ma un ritorno a casa, un ritorno a me stesso”
Qui di seguito vi presentiamo l’intervista dell’ artista Acudo che si racconta con il suo nuovo brano Fuori dal mondo.
Il testo è una presa di coscienza di non aver vissuto fino in fondo una parte della propria vita.
I giorni tutti uguali, senza magia, senza ispirazione, segnati da un grigiore e da un’apatia che vedevano il protagonista del brano senza nessun coinvolgimento nei confronti della vita. Così egli esce fuori dal mondo per osservarlo meglio e per avere un punto di vista che lo facesse ritornare e ritrovare.
di dove sei e come la tua città ha
contribuito a sviluppare una tua sensibilità artistica?
-Io vengo da una cittadina in provincia di Latina, che di per se è una zona con una grande tradizione musicale, pensiamo a Calcutta, Tiziano Ferro...La mia cittadina è piena di ragazzi e ragazze che si dedicano alla musica,ricordo fin da quando era più ragazzo ci incontravamo con le varie band della zona per suonare insieme
Raccontaci il tuo percorso musicale dalle origini fino ad oggi.
-Il mio percorso musicale è stato un pò travagliato…..Ho sempre avuto la passione per la musica,fin da quando ero piccolo...ricordo i viaggi in auto con i miei genitori e le varie "colonne sonore" che lo contraddistinguevano come i Queen, ElthonJohn,Venditti,Antonacci, poi piano piano nel crescere ho acquisito delle preferenze musicali che andavano dai Linkin Park ( mio gruppo preferito e punto di riferimento) Subsonica,Caparezza(l’album :le dimensioni del mio caos è un capolavoro)….Sono sempre stato convinto che la musica fosse una parte importante e quando ne ho avuto occasione con un mio amico mettemmo su il nostro gruppo musicale che ci permise per qualche anno di esibirci in giro per la nostra provincia e di partecipare anche a vari festival della zona permettendoci anche di vincere qualche premio, poi i componenti del nostro gruppo presero ognuno strade diverse ed io sono stato tanto tempo in "silenzio",dedicandomi ad altro ma continuando a comporre melodie ed a scrivere testi, ma la musica non la puoi contenere,comprimere o relegare in uno spazio stretto ed alla fine è esplosa nuovamente ed alla fine del 2023 ho deciso di mettere su questo progetto.
Quando hai capito di voler fare questo mestiere/di avere questa passione?
-Come ho detto prima, sono cresciuto nella musica,nei viaggi con i miei genitori,nei film, nelle colonne sonore , poi mi fu regalata a 8 anni la mia prima pianola con la quale mi divertivo ad inventare le mie prime canzoni ed a cercare di replicare le musiche che ascoltavo o che mi piacevano,il canto poi è sempre stato una parte importante del mio percorso...come dico sempre la musica nella vita è l'espressione della vita stessa: con il canto scoprii che potevo esternare i miei stati d'animo, una canzone può imprimenti un ricordo che riaffiora ogni volta ascolti di nuovo quel pezzo, poi quando a 10 anni vinsi un premio in un concorso di canto locale con "come mai" degli 883 cominciai a pensare seriamente alla musica come una parte essenziale della mia vita.
Raccontaci l’iter del processo creativo che segui per la creazione di un brano.
-Per l’iter di creazione dei miei brani seguo quasi sempre la stessa line: cerco sempre di dare spazio inizialmente alle emozioni che provo, a cosa ho bisogno di comunicare, in base a questo cerco di buttare giù delle parole, delle descrizioni di quelle che sono le mie sensazioni ed emozioni in quel momento, poi do spazio alla melodia e metto insieme le cose…cercando e sperando di dargli senso!!!
A quale genere musicale appartieni?
-Io cerco di non identificarmi in un genere particolare,anzi spero sempre di poter risultare “diverso “ e di conseguenza identificabile proprio per questa mia particolarità : avere un mood singolare, per via dei miei gusti ho cercato di fondere insieme vari stili e varie influenze, insomma non so se questa direzione è chiara ma l’intento è questo : quello di poter permettere l’ascoltatore di dire, quando ascolta un mio brano, “Questo è Acudo, lo riconosco!”
Come è nato il brano ” Fuori dal mondo” e di cosa parla?
- Come cerco sempre di fare con tutti i miei brani,quelli già sulle piattaforme e quelli ancora in costruzione, "FUORI DAL MONDO " parla di una situazione vissuta,è una canzone di rinascita e di speranza, il messaggio che vuole trasmettere è di non essere mai soli, di non isolarsi mai e di perdersi nella solitudine.
È un brano che esplora il tema dell'isolamento e della difficoltà di rimanere fermi davanti alle difficoltà, con un messaggio di speranza e di rinascita. Ha un sound pop cantautorale, moderno e intenso.
La canzone racconta di una persona che è persa nel suo mondo, che non è come quello del resto delle persone che lo circondano (molto più frenetico e frettoloso), vorrebbe vivere in un mondo a parte, per questo spesso si isola (si immerge nel suo cellulare scorrendo e osservando la vita degli altri, guardando il mondo come se fosse un osservatore esterno), poi arriva una forza esterna (che potrebbe essere una persona, un evento, Dio) che lo riporta con i piedi per terra facendogli scoprire un mondo diverso da quello di cui aveva quasi paura e questo evento è dirompente, crea un'energia e una voglia di vivere che aveva quasi perso ho cercato di imprimerli in questa melodia che per il suo ritmo un pò contrasta il tema del brano stesso ma che in un certo senso le dà forza e sostiene i vari momenti vissuti dal protagonista.
Descrivici il significato dell’immagine in copertina.
-Nella copertina del brano è racchiuso un po' il senso del tema: Questa persona che non vive pienamente nel mondo (per questo è sospesa in aria) e sta vivendo in un momento che potremmo definire “buio” della sua vita (consciamente o inconsciamente), però ha identificato una via di fuga, un ancora di salvezza che può salvarlo da questa sua situazione (la luna, una luce, un punto fermo nel buio) e mi piaceva l’idea che per poter avere una chiara visione del mondo che lo circonda, della sua vita,il protagonista della copertina punti a qualcosa che è al di fuori del mondo e della terra stessa, come a voler guardare le cose nell’interezza che dà modo di avere una visione oggettiva del mondo che abbiamo intorno e di conseguenza della nostra vita.

La tua musica da dove prende ispirazione?
-I miei brani partono tutti da situazioni vissute in prima persona o da momenti di vita condivisi con qualcuno, io cerco sempre di parlare di ciò che conosco, o comunque esprimere dei concetti e sensazioni che provo io, la creazione di un brano può partire da tutto….è un modo per poter comunicare alle altre persone “guarda che queste cose che stai vivendo, che hai vissuto, le ho provate anche io”!!!
Hai mai fatto un live ed in quale occasione?
-Ho fatto un live in occasione del festival internazionale del cortometraggio “Visioni Corte” che si è svolto a Gaeta il 19 Ottobre 2024 ed è stato , oltre che un grande onore, anche una grande emozione….I live sono molto importanti per poter stabilire un contatto fisico con il pubblico, guardare negli occhi le persone ,poter trasmettere l’emozione che stai provando è un qualcosa di unico , oltre ad essere anche un occasione per capire se stai facendo un buon lavoro, è un qualcosa di importante cercare di regalare anche solo per qualche minuto emozioni.
Come si struttura una tua performance dal vivo?
-In verità non ho un vero e proprio “modus operandi” per quanto riguarda i live, cerco più che latro di trasmette quello che è il messaggio del brano, cercando comunque di non farmi prendere dalla fifa…perché quando si tratta di live ho sempre un po' di paura…che poi cerco di esorcizzare una volta salito sul palco!!
Raccontaci una tua giornata tipo.
-Io mi reputo una persona piuttosto noiosa!! La mia giornata si divide tra il lavoro attuale (sfortunatamente ancora non posso vivere solo di musica ma stiamo lavorando per questo) , la famiglia( ho 3 bambini meravigliosi ed una moglie che fortunatamente mi supporta) e la musica( di solito quest'ultima la sera, quando nessuno mi disturba!!!)Però durante il corso della mia giornata prendo sempre spunto per un tema, un brano,unamelodia, ogni volta che mi viene in mente qualcosa mi fermo e la registro sul cell, oppure me lo appunto su di un foglio...
Quale artista prendi come modello per le tue canzoni?
-Ci sono tanti che ammiro e che mi piacciono tanto, oltre quelli già menzionati prima come i Linkin Park, Caparezza,Max Pezzali, che mi hanno format ed hanno dato il via alla mia voglia di fare musica, ci sono degli artisti che trovo formidabili e che cerco di “studiare” perché hanno una preparazione musicale ed autorale formidabile, tra tutti mi viene in mente Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, Coez….Questi sono artisti che ammiro anche per la loro capacità di scrittura….Spero un giorno di poter anche solo “somigliare” a loro…
Come curi il tuo look artistico?
-Il mio look artistico si può riassumere nella maschera che porto: Questa maschera, almeno per il momento, mi permette di essere come un "foglio bianco",sul quale ognuno può disegnare quello che vuole, senza contare la possibilità di poter continuare a fare musica in totale libertà,senza vincoli, quindi forse ti direi che togliendo la maschera potrei perdere la possibilità di essere tutto e niente, di essere adulto o bambino, di essere creativo o un pezzo di marmo, di essere tanto o poco, di avere un idea piuttosto che un altra…Certo è quello che è messaggio che voglio lanciare :aldilà di tutto,delle sofferenze, delle situazioni e delle brutte esperienze che una persona può vivere l’amore cambia le relazioni!
Se potessi rinascere quale periodo
musicale sceglieresti?
-Se potessi rinascere vorrei tanto vivere da protagonista gli anni di Woodstock….Artisti memorabili,musica incredibile!!Ma anche il concerto del LIVE AID a Wembley non sarebbe stato male viverlo in prima persona!!!:-) Forse è troppo???Vabbè ma tanto si fa per sognare!!!!
Come gestisci l’ansia da prestazione prima di una performance?
-L’ansia da prestazione è un grande nemico per me….Proprio perché il mio più grande nemico di me stesso sono proprio io!!Sono uno molto autocritico…Quindi la prima cosa che faccio è cercare di convincermi che andrà tutto bene!!Poi comunque una volta salito sul palco bisogna abbandonare ogni genere di paura o ansia!!
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