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Ed è in quella terrificante alluvione di maggio che io e la mia chitarra abbiamo creato "Angeli di fango". Oggi Vi presentiamo JayWolf, nome d'arte di Simone Fesani.



ANGELS OF MUD  - TESTO E TRADUZIONE    


I don’t even know if I’m alive or dead


Mama is crying. Where is my dad?


People are saying: ’’Life is gone’’


I can’t find my home



I’m walking down a flooded street


Shiny eyes and muddy feet


The sky is falling. I can’t see your face           


Dreams are far away


Way down we go         



Now we are angels of mud


We ain’t gonna give up                


Now we are angels of mud


We ain’t gonna back down


Now we are angels of mud


Way down we go         



Someone out there has a broken heart


So many kisses! So many hugs!


Someone is praying to their God


It seems like we are at war            



We are all fighting on the same land


Look around you! It’s a punishment


We will build a new damn road


Fire is in the soul       


Way down we go   



Now we are angels of mud


We ain’t gonna give up           


Now we are angels of mud


We ain’t gonna back down   


Now we are angels of mud


Way down we go    


 


Ah yeah 


 


Now we are angels of mud


Now we are angels of mud


Now we are angels of mud 



Way down we go     


Way down we go



Yeah




ANGELI DI FANGO 


Non so nemmeno se sono vivo o morto 


Mamma sta piangendo. Dov’è mio padre? 


La gente dice:’’ La vita è finita’’ 


Non trovo casa mia 


Sto camminando lungo una strada allagata 


Occhi lucidi e piedi fangosi 


Il cielo piange. Non vedo la tua faccia 


I sogni solo lontani 


Sprofondiamo 



Ora siamo angeli di fango


Non molleremo          


Ora siamo angeli di fango 


Non ci tireremo indietro 


Ora siamo angeli di fango 


Sprofondiamo 



Qualcuno là fuori ha il cuore spezzato 



Quanti baci! Quanti abbracci  


Qualcuno sta pregando il loro Dio 


Sembra di essere in guerra 


Stiamo tutti combattendo nella stessa terra 


Guardati attorno! È una punizione 


Costruiremo una nuova dannata strada! 


Il fuoco è nell’anima  


Sprofondiamo 



Ora siamo angeli di fango 



Non molleremo          


Ora siamo angeli di fango 


Non ci tireremo indietro 


Ora siamo angeli di fango 


Sprofondiamo



Ah yeah 



Ora siamo angeli di fango 


Ora siamo angeli di fango 



Ora siamo angeli di fango 



Sprofondiamo


Sprofondiamo



Yeah



UNA DISCESA NEGLI INFERI CHE SEMBRA NON AVERE PIU' FINE.


Il brano di Jaywolf rievoca alla perfezione quel fatale mese di maggio in cui in Emilia Romagna è arrivata un'incessante pioggia, provocando danni a cose e persone.

Famiglie che, fino a pochi momenti prima, soggiornavano tranquillamente a casa per poi ritrovarsi improvvisamente a nuotare in una copiosa quantità di acqua.

Le case e le strade erano completamente allagate, generando uno stato d'animo di ansia, tensione e panico tra le persone.

L'acqua continuava a smuovere, a straripare ed a provocare caos e distruzione.

Ed è da questa visione cataclismatica che l'artista Jaywolf colpisce l'ascoltatore: il connubio di una voce graffiante, "sporca" e profonda ed una chitarra che accompagna ed esalta il grido straziante dei così detti "Angels of Mud" (Angeli di Fango), quelle persone scese in strada, che si sono prestate come volontarie ad aiutare le famiglie intrappolate dal fango, ha contribuito a dare al brano un risultato che non stanca mai l'orecchio dell'ascoltatore e che lo spinge a ripremere il tasto play, nonostante si tratti di un argomento delicato e traumatico da ricordare.

Il testo di Jaywolf, tra le altre cose, può essere riadattato a molteplici situazioni di difficoltà in cui l'uomo sia stato chiamato ad avere coraggio.

Infatti, se nella parte iniziale del testo sembra di essere in un tunnel creato dal disastro meteorologico, in un'apocalisse dalla quale non c'è modo di uscire e si respira solo aria di solitudine e morte, nella seconda parte, così come nel ritornello, a quell'apocalisse si contrappongono la speranza e la luce portata dagli "angeli spalatori di fango".

Si deduce, quindi, che ci sia un inizio più spietato e crudele, in cui l'uomo è solo di fronte all'immensità e alla ferocia della natura (in una visione romantica e decadente),in una continua lotta tra la vita e la morte che, via via, lascia spazio ad una prosecuzione più positiva e concertistica dove la forza viene avvertita nell'unione con gli altri.

A livello di melodia possiamo goderci un bellissimo arrangiamento, in cui sia la batteria che la chitarra allietano ed emozionano l'ascoltatore con virtuosismi davvero di un certo spessore.


E voi che aspettate? Andate subito ad ascoltare "ANGELS OF MUD" di JAYWOLF!

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