“Il destino del calamaro” è un libro che si legge tutto d’un fiato sia per la trama avvincente sia per lo stile che lo contraddistingue. L’intreccio parte da un letto di ospedale all’interno del reparto di terapia intensiva e termina con più di un colpo di scena riuscendo a mantenere fino alla fine la suspence.
L’autore Sabino Napolitano ha fatto riemergere la capacità e la voglia di scrivere in un preciso momento della sua vita, durante la quale gli eventi del mondo odierno e la sua esigenza interna hanno trovato libero sfogo in una passione accantonata da troppo tempo. Da dirigente d’azienda di sistemi informatici Sabino si è riscoperto “uno scrittore emergente”( queste le sue parole) riuscendo a far rifiorire la sua formazione classica, evidentemente ben radicata nella sua persona. Dal mio punto di vista i presupposti per una brillante carriera di scrittore ci sono tutti: voglia, interesse, intelligenza, fantasia e tempo.
Dal titolo si può intuire il significato profondo del libro: negli abissi la lotta per la sopravvivenza non lascia scampo e tra le prede del calamaro gigante ci sono anche i suoi simili. Così anche Carlo Fattori, il protagonista, è senza scrupoli e di fronte agli ostacoli della vita decide direttamente di eliminarli attraverso ricatti, minacce, scorciatoie e perfino commissionando un delitto.
Il co-protagonista è Josè Rodriguez conosciuto da Carlo durante un Master di economia e finanza all’università di Harward. Legati inizialmente da una sincera amicizia leggendo il libro si scopre come il loro rapporto, nel tempo, prenda una piega diversa. Di estrazione sociale differente si ritroveranno in situazioni limite dove la legalità non è sempre rispettata. Carlo è il tipico figlio unico di una famiglia benestante della “Milano da bere” e lavora come consulente finanziario; l’attività di Josè invece è il commercio illegale di pietre preziose.
La storia si svolge principalmente a Milano e a Cartagena, in Colombia; ci sono inoltre altri luoghi come la costiera ligure e un excursus a Portofino.
Probabilmente parte dell’ispirazione di Sabino deriva dal fatto che dopo la pensione abbia deciso di approfondire temi legati alla macroeconomia, materia affascinante e attuale. Uno dei momenti fondamentali della trama è la consegna di un pacchetto misterioso nelle mani di Carlo Fattori da parte di Josè Rodriguez. Il destinatario del pacchetto non è rivelato subito a Carlo e si può capire come tale evento sia di basilare importanza per lo svolgersi degli eventi.
Ci sono poi due donne tra i personaggi secondari: Melissa, dolce e fedele è la segretaria di Carlo e Carmen “una colomba in gabbia “è la sorella di Josè; Sabino evidentemente vuole anche far sentire in qualche modo la voce delle donne.
Tornando al calamaro gigante l’autore procede raccontandomi come nel romanzo sia riuscito a mantenere la metafora del regno animale anche nel mondo dell’uomo.
Abbiamo appreso che il calamaro è un animale cannibale ma ciò che scopriamo adesso è che esso è a sua volta preda del capodoglio. Alla fine in modo del tutto inaspettato ci sarà una resa dei conti e si palesa una visione fatalistica della vita: il caso, il destino, la provvidenza? A voi la definizione che ritenete migliore ma la sostanza non cambia.
La fortuna in un primo momento apparentemente favorevole farà sì che Carlo decida di correre il rischio in mala fede accettando implicitamente l’epilogo finale. La fortuna capita in modo del tutto casuale, sta all’uomo intuire se gli conviene sfruttare quell’occasione o se invece sia preferibile ignorarla.
"Il destino del calamaro" è stato presentato in diversi eventi culturali e Sabino ha ricevuto un buon riscontro da parte di amici e nuovi contatti. Qualcuno gli ha mosso un'unica critica: la parte dedicata alla spiegazione del sistema delle scatole cinesi ( società illegali annidate una nell'altra) risulta forse troppo estesa. Io invece ritengo che, visto l'argomento trattato, sia stata una scelta azzeccata dilungarsi un po' di più descrivendo il fenomeno nei minimi dettagli.
Concludendo “Il destino del calamaro” è un libro raffinato da scoprire pagina dopo pagina; è stato pubblicato il 15 giugno 2022 dalla casa editrice PAV Edizioni che non richiede alcun investimento da parte degli autori.
Intervista di Web Radio Italiane a Sabino Napolitano
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