La musica è il suono elettrizzato in cui lo spirito vive pensa e crea ( Beethoven ).
Tutti i popoli del mondo hanno le proprie radici musicali, la propria impronta sonora, il proprio ritmo.
La musica è un amico che non pretende mai niente da te, ma ti regala tantissimo. Porta condivisioni tra gli esseri umani. Penso che un mondo senza musica sarebbe immensamente triste, un bianco e nero senza le sfumature. La musica crea brividi ed emozioni, quasi le stesse sensazioni di quando siamo innamorati. La differenza sta che lei non ti abbandonerà mai alle prime difficoltà. Sembrano frasi fatte, spesso sentite sui social ma sempre attuali e personali, tipiche dei pensatori, dei creativi, dei spiritualisti.
Forse anche Leonard Cohen la pensava così. Sempre alla ricerca continua della verità e della conoscenza. JIKAN (il silenzioso) è stato un pensatore molto profondo, come lo è stata la sua voce.
Ascoltiamolo in silenzio! La sua musica non ricorda i giorni: ricorda gli attimi, ricorda la disperazione, ricorda di essere vivi.
La sofferenza l'ha posta nelle mani, trasformandola in musica, esprimendo solitudine. La sua sofferenza supera ogni confine dell' anima.
Leonard Norman Cohen, nacque a Montréal in Canada il 21 settembre 1934. In un periodo storico cruciale, in cui Hitler diventa Führer, e accentra su di se tutti i poteri e dove nella baia di San Francisco viene aperta la prigione di Alcatraz. Anni di orrori, guerre, persecuzioni. Anni a venire in cui il progresso cambia la vita di tutti i giorni e la società diventa sempre più propensa al consumismo e alla perdita di valori.
Forse il suo innato pessimismo, l'isolamento, la depressione, sono legati anche al clima che si respirava in quegli anni? Difficile saperlo. Forse, il suo essere poeta tanto anticonformista, solitario, fuori dal tempo, lo deve alla sua bramosia di ricerca interiore? Fu il primo a fare di musica e poesia una cosa sola.
Nel suo libro delle poesie: tra tanti testi scritti, che diventeranno successivamente canzoni, ne compare uno, quello di SUZANNE, che ne sancisce l'inizio della sua carriera di cantautore. A seguire altri testi altrettanto profondi, mistici, malinconici, poetici.
Bird on the Wire 1979 un capolavoro poetico!
Scritto mentre viveva ad Hydra una piccola isoletta greca, dove il tempo, tutt'oggi, sembra essersi fermato, dove non ci sono macchine, ma muli, dove il tempo è scandito dal ritmo lento delle giornate passate ad osservare le varie sfumature di blu del mare. In quell'isola, viveva con Marianne, la sua musa ispiratrice. Quando seppe che stava per morire per una leucemia fulminante, le scrisse una lettera di addio, che addio non era! Semplice, schietto, tocca il tema della morte con naturalezza e amore profondo, vero, extraterreno.
Marianne, siamo giunti al tempo in cui siamo talmente vecchi che i nostri corpi cadono a pezzi e penso che molto presto ti seguirò. Sappi che ti sono alle spalle, così vicino che se tendi una mano penso che riuscirai a prendere la mia. E tu sai che ti ho sempre amata per la tua bellezza e la tua saggezza, ma non ho bisogno di dire altro in proposito perché di questo sai già tutto. Ora però voglio solo augurarti buon viaggio. Addio vecchia amica. Amore eterno. Ci si vede più in là.
Chi ha vegliato sull'ultimo respiro di Marianne ha scritto a Leonard informandolo della morte, il quale nel momento prima che Lei lasciasse la vita terrena Le ha mormorato lentamente e piano piano: ‘Bird on the Wire.
... Like a bird on the wire, Come un uccellino su un filo,
like a drunk in a midnight choir Come un ubriaco nel coro di mezzanotte
I have tried in my way to be free. Ho provato a modo mio ad essere libero.
Like a worm on a hook, Come un verme preso all'amo
like a knight from some old Come un cavaliere di un vecchio libro
fashioned book passato di moda
I have saved all my ribbons for thee. Ho salvato tutti i nastri per te.
If I, if I have been unkind, Se io, se sono stato scortese,
I hope that you can just Spero che tu possa semplicemente
let it go by. dimenticartene.
If I, if I have been untrue Se io, se sono stato infedele
I hope you know it was never to you.... Spero tu sappia che non lo sono mai stato con te.
Caro Leonard, ieri sera Marianne ha dormito lentamente fuori da questa vita. Totalmente a proprio agio, circondato da amici intimi. La tua lettera è arrivata quando ancora poteva parlare e ridere in piena coscienza. Quando l'abbiamo letto ad alta voce, ha sorriso come solo Marianne sa fare. Ha alzato la mano, quando hai detto che eri subito dietro, abbastanza vicino da raggiungerla. Il fatto che tu conoscessi la sua condizione le dava una profonda tranquillità. E la tua benedizione per il viaggio le ha dato una forza in più. . . . Nella sua ultima ora le ho tenuto la mano e ho canticchiato "Bird on the Wire", mentre respirava così piano. E quando siamo usciti dalla stanza, dopo che la sua anima era volata fuori dalla finestra per nuove avventure, le abbiamo baciato la testa e le abbiamo sussurrato le tue parole eterne. Addio, Marianne. . .
Quanta poesia, malinconia, ma anche speranza di un aldilà... Speranza che riponiamo tutti prima o poi.
Anche Fabrizio De Andrè, è stato un grande ammiratore di Cohen e ha tradotto alcune canzoni più conosciute come ( SUZANNE ) ( GIOVANNA D' ARCO ) e ( NANCY ). COHEN aveva apprezzato le versioni italiane, tanto da dedicargli una dedica scritta.
" La poesia è la prova della vita, se la tua vita, arde , la poesia diventa cenere" LEONARD COHEN.
Quello che ha distinto Leonard Cohen, é stata la capacità di abbracciare l'oscurità che ognuno di noi ha dentro di sé. Cohen, uomo, vero e onesto. Tutto ciò che ha scritto o cantato è stato un inno, dettato dal ritmo cardiaco del momento.
E per finire stimoliamo, quindi, le sinapsi e sincronizziamo le nostre sistole e le nostre diastole al ritmo di " A THOUSAND KISSES " e " DANCE ME TO THE END OF LOVE "
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