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Immagine del redattoreLucia Zoldan

Questione di tempo

Se abbiamo imparato a misurare il tempo qualcuno mi sa dire quanto dura l’eternità?


Quantificare l’infinito è impossibile poiché siamo mortali, forse però certi istanti ci regalano un’anteprima di quello che alcuni potranno rivivere in altre dimensioni. L’orologio è un’invenzione sensazionale utilissima che permette di sincronizzarci e incrociare le nostre vite ma cosa accade quando il tempo si ferma? Secondo me si realizzano momenti indimenticabili, è come se il cuore si fermasse per qualche secondo e poi, messo un po’alla prova, riprendesse a battere.

Ogni giorno assistiamo a una lotta contro il tempo in questo mondo frenetico e quando ci prendiamo una pausa è sempre troppo breve. La percezione del tempo è ovviamente strettamente collegata alla qualità delle ore trascorse e la fine di un incontro può essere vissuta come una liberazione. È interessante notare come con l’esperienza qualsiasi attività inventata dall’uomo diventi più veloce: la velocità spesso è associata a competenza e impegno. La lentezza invece non viene vista di buon occhio e il detto “chi va piano va sano e lontano” non ha il valore di quando è stato inventato. Fasi lunari e cicli di vita in un mondo come il nostro non hanno più molto senso e adeguarsi ai ritmi di questo secolo sembra l’unica soluzione per far parte dei vincenti. Il mio detto preferito è “tempo al tempo” perché è una frase rassicurante ci fa intendere il fatto che ogni questione in sospeso si risolverà.

Il tempo è prezioso, non va sprecato e saper aspettare è una capacità di pochi. La fretta è cattiva consigliera e accorciare le distanze spazio temporali non sempre è l’alternativa migliore.


Come cantano i One Republic in “ Apologize” può accadere che siamo in ritardo per farci perdonare e il tempo brucia alla velocità della luce. Ci si rende conto sempre troppo tardi di quando siamo in ritardo perchè il tempo passa inesorabile e chiedere scusa non ci salva sempre.



Non si può tornare indietro e siamo solo “...Tempo che se ne va, che non torna più...” ma se è vero che “...Il tempo mi parla di te...”( Annalisa feat. Mr. Rain, Un domani) allora si può tornare indietro? Lo spreco del tempo ci lascia l’amaro in bocca e l’idea di aver condiviso qualcosa con una persona alla fine non importante ci rende realisti e ci fa imparare l’ennesima lezione di vita. Quando si crea la possibilità di poter cambiare gli eventi? Quasi mai. Questo lo sanno bene i musicisti che fanno del loro andare a tempo il loro mantra. Chi non segue le note dello spartito sbaglia e tutto stona. Se è vera questa considerazione è anche vero che ascoltare musica ci fa perdere la percezione del tempo che passa. Il tempo a disposizione non è infinito e non sono infinite le volte che si può provare a cambiare il destino degli eventi. Il 21 dicembre ci sarà il solstizio d’inverno e le giornate inizieranno ad allungarsi molto lentamente regalandoci qualche ora in più di luce. I miei buoni propositi per il nuovo anno? Non sprecare il tempo con persone che non appartengono alla mia vita e augurarmi che tutto vada per il meglio come canta Leona Lewis in

Better in time”.



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