Un bellissimo esempio quello che ci propone oggi l'artista che andremo a conoscere.
Una combinazione di musica, ritmo e parole che si connettono perfettamente con le intenzioni del suo brano inedito, "Tony ed Elvira", e con il messaggio che vuole trasmettere:
talvolta più che raggiungere l'obiettivo è più importante la sicurezza e l'audacia con cui lo si persegue.
Il suddetto titolo riprende, non a caso, una scena iconica del film "Scarface" in cui i due personaggi ballano, dialogano ed in quello scambio di battute emergono tutta la frustrazione di lei e la caparbietà di lui, che riesce a captare in pochi attimi e sguardi le mancanze della donna. Il suo atteggiamento paziente e tenace fa breccia nel suo cuore, nonostante il destino dei due non sarà proprio una favola romantica.
L'inquietudine che aleggia nell'atmosfera del film come a presagire una catastrofe diventano, quindi, una fonte di ispirazione per l'artista Row, che della pellicola riprende un frammento del dialogo tra Tony ed Elvira, in quanto rimane colpito proprio dalle loro dinamiche caratteriali, quello diffidente e schivo di lei (che cerca forzatamente di essere forte e orgogliosa) e quello trasparente, spontaneo e deciso di lui (oltre che autodistruttivo).
Il risultato è un brano originale, accattivante e visuale che riporta in auge un cult del cinema hollywoodiano.
- di dove sei? La tua città che possibilità artistiche ti ha dato?
Sono di Petilia Policastro, un piccolo paese nella provincia di Crotone. La mia città purtroppo mi ha dato davvero poche possibilità a livello artistico, ma proprio questo mi ha dato sempre una marcia in più. Piano piano negli anni la situazione siamo, io ed altri ragazzi con cui ho cominciato a fare musica, a cambiarla portando la nostra musica live.
- come è nata la passione per la musica? Da sempre ho ascoltato musica, mi è sempre piaciuta, senza distinzione di genere.
- quando hai capito che il genere rap ti apparteneva? ho capito che il rap era il genere che mi apparteneva quando mi sono reso conto che potevo unire la musica e la poesia per esprimere alcune dinamiche.
- nella bio del tuo IG hai scritto: “giovane romantico, ma di strada”, spiegaci un po’.
La frase deriva da una strofa, nello specifico da un rmx. ‘Giovane’ è attribuito appunto alla mia giovane età, ‘romantico, ma di strada’ è un’attribuzione ai miei testi che nonostante sia cresciuto in strada sono perlopiù testi che raccontano una love story.
- che tipo di relazione volevi descrivere con questo brano? E che attinenza ha con il dialogo ed i personaggi Tony ed Elvira?
La relazione che ho voluto descrivere con questo brano è una relazione che stenta a nascere perché la ragazza è molto diffidente, che ha paura per situazioni passate, mentre il ragazzo ha le idee già chiare e immagina la sua vita insieme a lei. L’attinenza con i personaggi si colloca appunto sul dialogo tratto dal film, sentiamo il protagonista che annuncia che Elvira sarà la sua ‘pupa’ e farà di tutto per conquistarla.
- hai mai cantato live? Se si dove?
Si. Ho avuto diverse esperienze live. Principalmente in giro per la Calabria, in tanti paesi e città, ma anche a Roma e Milano.
- come si struttura una tua performance live?
Le mie performance live possono variare molto a seconda del contesto e della serata. Nella maggior parte dei casi, c’è il mio producer/dj che suona le strumentali sulle quali io poi mi esibisco. Avvolte, se ne ho la possibilità, invito anche altri rapper ad esibirsi. Magari poi a fine serata se il pubblico lo chiede facciamo anche qualche freestyle.
- hai mai partecipato ad un freestyle?
Si, anche a più di uno. Ho avuto il piacere di partecipare ad alcuni Contest qui a Milano, e di poterne organizzare uno in un paese della provincia di Crotone.
- quale artista hai come punto di riferimento?
L’artista che ho come punto di riferimento è Guè. Mi ispira molto il suo stile e la sua carriera, non solo dal punto di vista musicale ma anche di business.
- raccontami una giornata nella vita di Row artista e persona.
La giornata tipo di Row è molto frenetica, inizia la mattina presto con la sveglia per andare a lavorare, passo 8/9 ore a lavoro più gli spostamenti per raggiungerlo, già nel tragitto la mattina su i mezzi pubblici metto le cuffie e scrivo qualcosa anche solo per distrarmi e rilassarmi. Quando esco da lavoro stessa identica cosa. La sera quando rientro a casa, se sono abbastanza ispirato mi dedico alla scrittura oppure guardo un film, oppure esco con gli amici e vivo tante situazioni che mi ispirano.
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